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Coronavirus, gli allergici ancora senza vaccino: la storia di una ciociara costretta ad un 'pellegrinaggio' ospedaliero

Il parlamentare Raffaele Trano (L'alternativa C'è) ha presentato un'interpellanza per fare piena luce sui ritardi che stanno fortemente penalizzando una categoria a rischio

La vaccinazione per i soggetti allergici diventa un caso ed approda in Parlamento. A riferire quanto accaduto ad una donna residente in provincia di Frosinone è stato Raffaele Trano (L'alternativa C'è), membro della Commissione bilancio alla Camera.

"I soggetti che hanno problemi di allergie ai farmaci non possono essere costretti ad affrontare nel Lazio un'odissea per vaccinarsi e soprattutto non possono essere abbandonati. Ritengo gravissimo quanto mi è stato segnalato e auspico un immediato intervento dell'assessore regionale alla sanità Alessio D'Amato. Una donna, facente parte del personale scolastico, mi ha riferito che, appena iniziata la campagna vaccinale, si è recata presso la casa della salute di Pontecorvo ma, avendo indicato le sue allergie ai farmaci, le è stato comunicato che sarebbe stata contattata per effettuare la vaccinazione presso l'ospedale di Cassino. Il 20 aprile scorso l'Asl di Frosinone le ha proposto il vaccino Pfizer al posto di AstraZeneca, farmaco previsto per il personale della scuola, ed è stata invitata a recarsi a Ceprano - chiarisce l'onorevole -. Tre giorni dopo, presso la casa della salute di Ceprano, è stato comunicato all'impiegata che la vaccinazione, essendo un soggetto allergico, non era possibile in quel luogo e che la somministrazione andava effettuata in un ambiente protetto, in un ospedale, aggiungendole che altre persone erano nella sua stessa situazione".

"Una volta a Cassino all'impiegata è stato infine detto che per i vaccini agli allergici era necessario attivare un protocollo ministeriale e che avrebbe dovuto attendere. Da allora nulla sarebbe stato fatto. Mi chiedo quanti cittadini si trovino nella stessa situazione, come sia possibile che a distanza di oltre un anno dall'inizio dell'emergenza coronavirus nel Lazio vi sia una tale approssimazione e vengano causati così tanti disagi ai cittadini, quali soluzioni abbia trovato, se le ha trovate, la Regione, e che fine abbiano fatto le dosi che erano state destinate agli allergici e che non sono state loro somministrate - conclude Trano -. Urge una risposta chiara e immediata da parte dell'assessore D'Amato. In caso contrario presenterò un'interrogazione al ministro della salute Roberto Speranza, chiedendogli di riferire in Parlamento sul caso Lazio". 

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