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Coronavirus, l'Italia zona rossa: tutti a casa. Scuole chiuse fino al 3 aprile anche in Ciociaria

Spostamenti vietati salvo comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità. Ecco tutte le regole da seguire ed il modulo di autocertificazione che va riempito in caso di spostamenti non rinviabili

I numeri dell'epidemia da coronavirus hanno spinto il Governo a provvedere ad una nuova stretta sulle regole da tenere per contenere il contagio. L'annuncio del presidente del consiglio Giuseppe Conte arrivato poco dopo le 21:30 di lunedì 9 marzo, cosi come riportato da today.it - hanno posto l'intero paese in lockdown: "Le misure restrittive vengono estese a tutta Italia. L'intero paese è area protetta".

"Non c'è più tempo, servono provvedimenti più duri - ha spiegato Conte - Tutti gli spostamenti sono vietati se non per comprovate necessità".

Coronavirus, tutta Italia nella stessa situazione

Dal 10 marzo 2020 saranno adottate nuove regole in tutta Italia. Saranno in vigore su tutto il territorio nazionale le stesse norme già adottate in Lombardia e nelle 14 province già denominate zona rossa. 

"Evitare gli spostamenti non motivati da ragioni di lavoro, necessità o di salute". 

"Divieto assembramento all'aperto in locali aperti al pubblico"

"Sospese tutte le manifestazioni sportive, si fermano tutti i campionati tra cui la Serie A di calcio"

Il dpcm è andato in gazzetta ieri sera e l'adozione delle misure denominate "io resto a casa" saranno in vigore da domani mattina martedì 10 marzo 2020. Il decreto sarà in vigore fino al 3 aprile 2020.

Coronavirus, che cosa cambia

Nessuna limitazione sarà adottata per chi deve andare al lavorare o per situazioni di necessità come per fare la spesa. Evitare quindi di fare veri e propri assalti ai supermercati che resteranno aperti seppure con limitazioni per far rispettare le distanze di sicurezza.

Ogni spostamento non giustificato sarà limitato e sono stati disposti controlli da parte delle forze dell'ordine. L'autocertificazione già in vigore per le aree rosse sarà utile per giustificare gli spostamenti in tutta Italia. 

Coronavirus, l'autocertificazione: chi può spostarsi e come funzionano i viaggi

Non è prevista una limitazione dei trasporti pubblici. 

Sono sospesi eventi o manifestazioni organizzate. Chiuse tutte le stazioni sciistiche come anticipato dall'ordinanza della protezione civile. Limitazioni sono applicate anche ai lughi di culto. Si potranno celebrare messe solo se sarà possibile far rispettare le distanze di sicurezza.

Cambiano gli orari dei bar che aprono alle 6 del mattino e chiudono alle 18:00. Nessun ristorante sarà aperto dopo le 18:00.

Limitazioni anche per i centri commerciali e supermercati che saranno tenuti a far rispettare le distanze ritenute di sicurezza per evitare la propagazione dell'epidemia di coronavirus. 

Coronavirus, scuole chiuse fino al 3 aprile

Parimenti alle precedenti misure la sospensione delle scuole già adottata nel precedente decreto, è estesa fino al 3 aprile in tutta Italia, per gli istituti di ogni ordine e grado e per le università.

La fede in Ciociaria

I Vescovi di Frosinone-Veroli-Ferentino, Anagni-Alatri, Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo stabiliscono che in tutto il territorio delle Diocesi della provincia di Frosinone, sino alla data del 3 aprile compreso, e salvo ulteriori disposizioni, siano osservate le seguenti prescrizioni:

- Sono confermate le restrizioni allo svolgimento delle attività pastorali già stabilite con il comunicato del 5 marzo 2020 (disponibile qui Coronavirus: le indicazioni aggiornate al 05.03.2020).

- Le chiese rimangono aperte solo per la preghiera personale, nel rispetto delle vigenti disposizioni di igiene pubblica.

- Sono sospese tutte le celebrazioni di S. Messe, feriali e festive, ed ogni altra funzione religiosa, comprese le esequie. I fedeli sono dispensati dal precetto festivo. I sacerdoti sono invitati a celebrare quotidianamente la S. Messa, senza partecipazione di fedeli.

- L’accompagnamento cristiano dei defunti prevederà il rito di commiato e la benedizione della salma in prossimità del cimitero, e comunque all’aperto. I parroci provvederanno a celebrare una Messa esequiale quando sarà finita l’emergenza, d’intesa con i familiari.

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