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Crisi Coop, dall’azienda 35 mila euro ai dipendenti per abbandonare il posto di lavoro

Dalla chiusura di alcuni dei 7 punti vendita nel basso Lazio si è passati agli incentivi per il trasferimento in Toscana (7 mila euro) oppure a quelli per lasciarlo in maniera definitiva

In queste ore si sta arricchendo di nuovi importanti particolari la vicenda della Crisi Coop o meglio dei 7 punti vendita Unicoop Tirreno che riguarda quasi 150 dipendenti in tutto il basso Lazio e che oramai seguiamo da oltre cinque mesi. nelle settimena scorse si era scongiurata la chiusura aprendo di fatto a nuovi futuribili scenari.

La ristrutturazione dei punti vendita

Una vicenda che in questo tempo si è modificata e dalla chiusura dei punti vendita compresi quelli di Frosinone e Colleferro si è passati ad una ristrutturazione degli stessi con dei tagli di personale oppure, notizia delle ultime ore, con il personale che potrebbe accettare il trasferimento in Toscana dove la Unicoop sta investendo.

Niente cassa integrazione

Rifiutata, da parte dell’azienda, l’ipotesi del ricorso alla Cassa integrazione nei prossimi giorni si potrebbe chiudere il quadro con l’introduzione da parte dell’azienda di alcuni incentivi economici.

Gli incentivi economici

L’azienda sarebbe disposta, ma siamo ancora nel campo delle ipotesi, a dare 7 mila euro ad i dipendenti che accetteranno il trasferimento in Toscana e 35 mila euro lordi per tutti coloro che, invece, accetteranno di interrompere il loro rapporto di lavoro. Nelle prossime ore ne sapremo di più e vi terremo aggiornati in quanto sono previsti al Mise una serie di incontri tra l’azienda ed i rappresentanti dei lavoratori.

(foto di archivio)

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