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Addio a Fabrizio Frizzi. Tanti i bei momenti vissuti in Ciociaria

"Grazie per tutto l'amore che ci hai donato" queste le parole della moglie e dei familiari. Diversi i ricordi legati alle sue visite nel frusinate

Fabrizio Frizzi è morto nella notte all'ospedale Sant'Andrea di Roma, in seguito ad una emorragia cerebrale ad appena 60 anni compiuti lo scorso 5 febbraio. A dare l'annuncio una nota firmata dalla moglie Carlotta, dal fratello Fabio e dai familiari: "Grazie Fabrizio per tutto l'amore che ci hai donato". Lo scorso ottobre il malore in Tv e il primo campanello d'allarme. Il ricovero, l'apparente ripresa, le cure. E stamane la triste notizia della sua scomparsa.

Sgomento e dolore

Sgomento e dolore per l'accaduto e per il vuoto che lascia l'eterno ragazzo delle televisione italiana che ha fatto compagnia al pubblico con i suoi programmi di successo da "Scommetiamo che" a "L'eredità". "Con Fabrizio se ne va un pezzo di noi, della nostra storia, del nostro quotidiano": così la Rai commenta la notizia.

Il legame con la Ciociaria

Da sempre legato alla Ciociaria arrivò a Fiuggi la prima volta nel 1992 per l'inaugurazione del "Teatro delle Fonti" e con l'occasione registrò una puntata di "Scommettiamo che". Non di rado lo si vedeva, in forma privata, passeggiare per le strade cittadine visto l'affetto che lo legava alla città dove tornò tra l'altro l'ultima volta, nel 2014 per il Fiugg Family Festival dove presentò la serata conclusiva dedicata come omaggio a Vittorio De Sica,in occasione del quarantennale della sua scomparsa. Da sempre sostenitore de “La Caramella Buona” associazione con sede anche ad Acuto, oltre che a Reggio Emilia, che si batte da 20 anni contro la pedofilia  e per cui ha fatto da portavoce a svariate iniziative benefiche sociali.

Anche nei mesi della battaglia contro la malattia, si era messo a disposizione: "Le priorità, dopo la paura e il ricovero, sono la famiglia e la salute. Se guarirò racconterò tutto nei dettagli, perché diventerò testimone della ricerca". Non ce l'ha fatta Fabrizio ma sarà difficile cancellare il suo ricordo, il suo sorriso e la sua solarità e disponibilità. Cha la terra ti sia lieve.

Piglio, Dieci anni fa Pacetti ospite nella trasmissione Rai Tre “Cominciamo bene”

La notizia della scomparsa di Fabrizio Frizzi – scrive Giorgio Alessandro Pacetti da Piglio- che ho avuto modo di conoscere dieci anni fa  (28 Marzo 2008 ore 10,30)  per parlare della vita dei pendolari mi ha lasciato molto sorpreso anche perché, da quel giorno, sono stato sempre un assiduo  telespettatore dei numerosi programmi da Lui condotti - con professionalità- tra cui: “I fatti vostri”, “Scommettiamo che...?”, “Luna Park”, “Per tutta la vita”, “Cominciamo bene”, “Soliti ignoti” – “Identità nascoste” e l’ultima della serie“L'eredità”. 
Nella trasmissione  “Cominciamo bene” Frizzi mi aveva sostenuto nell’evidenziare le esigenze ed i problemi dei pendolari ed aveva apprezzato qualche storia di vita vissuta sui treni, da me raccontata.
Per me. è stato un onore conoscere personalmente Frizzi in quel marzo 2008, come ora la sua morte, una notizia dolorosa che mi ha profondamente colpito, facendomi rivivere quel breve lasso di tempo passato, in televisione, a suo diretto contatto.

Doveva presentare a Serrone anche il premio "Rocca D'oro"

Dopo essere andato ad invitarlo, scrive Giancarlo Flavi  per presentare il premio "Rocca D'Oro,  di Serrone insieme all'amico fotografo Glaudo D'Alena, lo incontrammo al Bar Vanni, in via Montezemolo, dove parlammo per una decina di minuti del premio. Ci siamo salutati, ma dopo una mezzora tornò al bar mi vide e mi disse se volevo partecipare alla trasmissione i soliti Ignoti. Io rimasi perplesso e poi accettai .

Quando entrai in trasmissione, mi domandarono che lavoro facessi ed io risposi  il giornalista  per l,a testata Lanotiziah24.com. Quindi dopo avermi fatto diverse domande, mi dissero diu aspettare ed io accettai e nadai in trasmissione, che ovviamente era registrata.

Fu quella per me una giornata davvero molto importante perché lanciare il sito di mio figlio Daniele  in prima serata RAI 1 è stata una cosa davvero grande. Poi ho reincontrato Frizzi ad altre feste romane e ci siamo sempre salutati con il sorriso tra le labra, perché era una persona squisita e amabile con il pubblico. Una persona che lascia davvero un bel ricortdo di se.
 

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