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Poste Italiane: il valore della genitorialità in azienda passa anche attraverso la figura paterna

Poste Italiane celebra questa importante ricorrenza attraverso la testimonianza diretta di uno dei 26 papà, dipendenti dell’Azienda in provincia di Frosinone

Nel giorno della Festa del Papà, Poste Italiane celebra questa importante ricorrenza attraverso la testimonianza diretta di uno dei 26 papà, dipendenti dell’Azienda in provincia di Frosinone che in questi ultimi mesi hanno usufruito delle misure previste nell’ambito delle politiche della famiglia, in particolare in materia di tutela e sostegno della genitorialità.

Poste Italiane, nell’ambito della valorizzazione della genitorialità, ha anche previsto in diverse situazioni un trattamento economico di miglior favore rispetto a quello indicato dalla legge. Ad esempio, alle mamme, ma anche ai papà che fruiscono del congedo parentale nei primi sei anni di vita del bambino, l’Azienda riconosce l'80% della retribuzione per i primi due mesi, invece che per un solo mese come previsto dalle nuove disposizioni legislative in materia di sostegno alle famiglie.

Gargano Alex, 38 anni, papà di Simone, quattro anni e mezzo, in Poste Italiane dal 2010 ha iniziato come portalettere a Pontecorvo e poi ha avuto la proposta di passare all’interno di un ufficio postale come operatore di sportello nella sede di Aquino, successivamente a San Vittore del Lazio e infine a Piumarola come direttore.

“Ho usufruito del congedo di paternità obbligatoria – commenta Alex- nel periodo successivo alla nascita di Simone, fondamentalmente per dare assistenza a mia moglie e organizzare la nuova vita in tre, ma soprattutto perché volevo godermi questa prima esperienza da neopapà. La nascita di un figlio è un’esperienza unica, ricordo anche a distanza di tempo tutti i momenti, dalla gravidanza al parto ai primi giorni di vita di mio figlio. Ricordi indelebili ed emozioni incredibili, difficili da descrivere a parole l’emozione che si prova in quei momenti”.

Secondo quanto previsto dalla normativa attualmente in vigore, il congedo di paternità è fruibile entro il quinto mese di vita del bambino nella misura di dieci giorni di congedo obbligatorio, che possono essere goduti anche in via non continuativa, per gli eventi parto, adozione o affidamento avvenuti successivamente al 13 agosto 2022, giorno di entrata in vigore del decreto legislativo 30 giugno 2022, n. 105, e anche per gli eventi antecedenti il 13 agosto 2022, così come specificato ulteriormente dalla normativa vigente.

Il congedo parentale, invece, spetta ai genitori naturali, che siano in costanza di rapporto di lavoro, entro i primi 12 anni di vita del bambino per un periodo complessivo tra i due genitori non superiore a dieci mesi. I mesi salgono a 11 se il padre lavoratore si astiene dal lavoro per un periodo continuativo o frazionato di almeno tre mesi.  

“Attualmente usufruisco del congedo parentale - continua Alex - soprattutto per le visite di controllo pediatriche periodiche, anche se a volte, non nascondo, che ne usufruisco anche  per godermi una giornata intera con Simone e fare quelle cose che andando tutti i giorni al lavoro non potrei vivere,  piccoli gesti quotidiani, come quello di accompagnarlo all’asilo e magari fermarci al bar  a fare colazione insieme. Piccoli gesti che mi riempiono di gioia e sono fermamente convinto che queste esperienze vissute da bambino sono ricordi indelebili che ti porti dietro per sempre. Oltre ad essere fermamente convinto che un padre presente e affettuoso contribuisca a dare sicurezza al bambino.”

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