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La storia

Un volo d'Oltreoceano che ti cambia la vita e che… ti permette di continuare a volare: la storia di Simone Gomez Guerra

Il 29enne di Fiuggi è diventato Comandante presso la compagnia “Republic Airways”, che fa parte dell’American Airlines

Nella vita per raggiungere obiettivi che sembrano inarrivabili, in molti casi, bisogna fare tanti sacrifici. Sacrifici che ti portano lontano dagli affetti più cari e che ti catapultano in una realtà completamente diversa, passando da un piccolo paese di provincia all’America. Un volo di oltreoceano che ti cambia la vita e che… ti permette di continuare a volare. Questa è la storia di Simone Gomez Guerra, nato a Fiuggi il 24 ottobre 1992 e che adesso è diventato Comandante presso la compagnia “Republic Airways”, che fa parte dell’American Airlines.

Ciao Simone, ci parli un po' di te?

“Sono Simone Gomez Guerra e sono nato a Fiuggi (FR) il 24 ottobre 1992, dove sono cresciuto e dove ho frequentato la scuola elementare e media “L. da Vinci”.  Il mio percorso di formazione comincia a Roma presso l’Istituto Tecnico Aeronautico “Umberto Nobile” e si completa a Torino presso l’Istituto Tecnico Aeronautico “Charles Lindbergh Academy” di Rivoli (TO) dove mi sono diplomato Perito Aeronautico nel 2013. Il trasferimento da Fiuggi a Torino avviene a 16 anni per questioni logistiche e grazie al sostegno di Francesco, il mio secondo papà, ho conseguito i miei primi obiettivi: diploma e PPL (Licenza di pilota privato)”.

Il tuo sogno è stato sempre quello di volare, ci puoi raccontare come è nato?

“Mia madre era un’assistente di volo che decise ‘a malincuore’ di abbandonare la carriera per dedicarsi alla famiglia e badare alla crescita dei suoi due figli (me e mio fratello). La passione per il volo mi è stata trasmessa da lei”.

Poi arriva la decisione di andare in America...

“Dopo il diploma dovevo scegliere la scuola di volo per proseguire il percorso verso il mio sogno. Certo la scarsa conoscenza della lingua inglese era di sicuro un ostacolo di non poco conto verso il mio sogno e ciò mi ha portato verso la decisione di un nuovo trasferimento in una Nazione come l’America dove sarebbe stato naturale imparare la lingua.

Inoltre le possibilità lavorative nel settore dell’aviazione in Italia non facevano prevedere nessuno sbocco lavorativo. Pertanto, a malincuore, decisi di lasciare la famiglia, gli amici, la Ciociaria e l’Italia per il trasferimento in questo Paese che per me era del tutto sconosciuto (dove non avevo amici e non conoscevo neanche la lingua). Ho iniziato questa nuova avventura affrontando nuove difficoltà e vincendo nuove sfide.

E’ stato difficile? Sì, molto. Ma la motivazione era più forte delle difficoltà che di sicuro non sono mancate. Dall’Italia non è mai mancato il sostegno della famiglia, e di altri amici che mi hanno spinto a non mollare e quindi sono riuscito a coronare il mio sogno di diventare pilota e oggi sono Comandante presso la compagnia “Republic Airways”, parte della American Airlines dove mi occupo anche delle assunzioni dei nuovi piloti per la compagnia aerea. Mi considero molto fortunato a poter assumere giovani come me che hanno lasciato tutto per la passione del volo”.

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Come e quando sei diventato pilota dell'American Airlines?

“La carriera da Pilota è una strada in salita, lunghe notti di studio ed esami che non finiscono mai, però la soddisfazione di essere Comandante a 29 anni è immensa e mi ripaga dei tanti sacrifici che ho dovuto affrontare. Inoltre mi riempie di orgoglio e sono certo che anche la mia famiglia e le persone che mi hanno sostenuto sono fiere di me”.

Ora vivi in America, ma i tuoi affetti più cari sono ancora a Fiuggi. Torni ogni tanto in Italia e qual è il tuo legamene con la Ciociaria?

“In Italia, in particolare nella mia amata Ciociaria, cerco di tornare quando posso per sentirmi un pochino a casa e per godere del buon cibo italiano. Non avrei mai lasciato l’Italia se avessi avuto la certezza di un futuro come pilota, ma ringrazio immensamente l’America che mi ha dato la possibilità di diventare quello che sono oggi”.

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Quando hai ottenuto questo prestigioso incarico, qual è stata la prima cosa che hai fatto?

“Quando ho ottenuto questo incarico ho provato un’emozione indescrivibile e ho pensato che devo continuare ad impegnarmi per svolgere al meglio questo lavoro che comporta un grande impegno e tantissima responsabilità”.

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