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Sabato, 20 Aprile 2024
Attualità Fontana Liri

Fontana Liri, comune nel caos. Ufficio anagrafe chiuso e dipendenti in stato di agitazione

Troppi i disagi; dalla minoranza chiedono l’intervento del Prefetto. La Cisl Fp denuncia la mancanza di dialogo con l’amministrazione

Fontana Liri è un paesino di quasi tremila abitanti nel cuore della Ciociaria che in questi giorni è al centro della cronaca mediatica per i disservizi che i cittadini sono costretti a vivere recandosi in comune ed in particolare all’ufficio anagrafe. Qui, fino a qualche tempo fa c’era un dipendente che ora è in pensione ma non è stato sostituito.

Inoltre sempre in questi caldi giorni, la Cisl denuncia lo stato in cui si trovano i dipendenti, gli altri che sono in servizio, e che si dicono essere pronti a richiedere l’intervento del Prefetto.

Ma andiamo con ordine e partiamo dal problema dell’ufficio anagrafe chiuso. La consigliera di minoranza Rossana Evangelisti, dopo aver constatato di persona, la chiusura di tale ufficio ha richiesto l’intervento del Prefetto (nuovamente) e quello dei carabinieri. “Come è possibile gestire un lavoro in questo modo – spiega in una nota inviata alla stampa – se il pensionamento era programmato da qualche tempo perché non si è provveduto alla sostituzione per tempo visto che sono passati già quattro mesi?”.

L’altro grattacapo che il sindaco Gianpio Sarraco dovrà affrontare a breve è quello di una richiesta di incontro più volte sollecitato dal sindacato della Cisl Fp per la definizione della ripartizione del fondo del salario accessorio. Un invito a volersi sedere a un tavolo di confronto per individuare la soluzione migliore per i lavoratori. Nonostante le ripetute richieste da parte della Cisl Funzione Pubblica, il Comune di Fontana Liri ha continuato a ignorare le richieste dell’organizzazione sindacale. Per questo motivo oggi è scattata la diffida e messa in mora nei confronti dell’ente.

“In molte occasioni la Cisl Funzione Pubblica ha trasmesso formali richieste al Comune di Fontana Liri con cui si denunciava la mancata contrattazione sulla ripartizione del fondo del salario accessorio e il mancato invio della documentazione necessaria per la contrattazione. Nonostante le numerose note inviate – spiega in una nota la Cisl Fp - ad oggi non è stata ricevuta dal Comune nessuna convocazione della delegazione trattante continuando, invece, a portare avanti una situazione che sta arrecando danni in cui potrebbero incorrere i lavoratori per il mancato avvio del tavolo di contrattazione per la ripartizione del fondo del salario accessorio”.

Per questo motivo il Segretario Generale Antonio Cuozzo ed il responsabile del Dipartimento Enti Locali della Cisl Funzione Pubblica, Raffaele Ercoli, hanno proclamato lo stato di agitazione e trasmesso una formale diffida e messa in mora al Sindaco di Fontana Liri, al Segretario Comunale e al Presidente della Delegazione Trattante. Una diffida con cui si chiede di convocare il tavolo entro sette giorni.

“Abbiamo sempre cercato la strada del dialogo e del confronto perché il nostro interesse è quello di tutelare i lavoratori – ha affermato il Segretario Generale Antonio Cuozzo  – Ma visto il silenzio e l’assoluta mancanza di rispetto da parte del Comune non c’è stata altra possibilità se non quella della diffida. La proclamazione dello stato di agitazione si è reso necessario per essere sicuri di aprire la contrattazione in tempi brevi perché se non ci sarà la convocazione nei termini indicati, senza ulteriore avviso, si provvederà a chiedere il tentativo di conciliazione al Prefetto di Frosinone. Inoltre in caso mancata risoluzione della controversia si agirà in tutte le sedi giudiziarie competenti per la tutela dei diritti dei lavoratori anche per l’accertamento di eventuali responsabilità  amministrative, civili ed erariali a carico dei responsabili, oltre all’eventuale risarcimento dell’eventuale danno causato ai lavoratori”.   

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