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Ennesima aggressione in zona Scalo, cresce la paura dei residenti, chiesti più controlli

L'episodio ai danni di una donna sarebbe avvenuto ieri sera. I consiglieri comunali Marco Ferrara e Daniele Riggi intervengono sul problema sicurezza

Cresce la paura tra i residenti della zona Scalo a Frosinone che per l'ennesima volta si è resa teatro di un episodio di aggressione avvenuto nella serata di ieri ai danni di una donna. Il quartiere limitrofo alla stazione ferroviaria torna sotto i riflettori così come torna al centro dell'attenzione la delicata questione legata alla sicurezza ed al degrado. Inevitabili le prese di posizioni da parte del mondo politico che a più riprese in passato avevano evidenziato la necessità di mettere in campo azioni concrete per arginare la triste piaga della microcriminalità. Tra questi i consiglieri comunali Marco Ferrara (Fratelli d'Italia) e Daniele Riggi (Psi).

Il commento di Ferrara

"Molti cittadini mi chiedono di rivolgere un appello alle istituzioni affinché venga risolto il problema della sicurezza per le persone che quotidianamente frequentano la zona della stazione di Frosinone: esiste un problema di tutela della pubblica incolumità, è necessario garantire la salute, l'integrità fisica e la tranquillità mentale dei pendolari che ogni giorno si mettono in viaggio. Ieri sera una donna ha subito una grave aggressione mentre stava tornando a casa dopo una giornata di lavoro, mi riferiscono che questa signora, subito dopo essere scesa dall'autobus, è stata malmenata in modo feroce da due extracomunitari che l'hanno seguita mentre si recava a casa a piedi vicino piazza Sandro Pertini. Le percosse sono state talmente violente che la donna è stata trasportata all'ospedale "Spaziani" con una autoambulanza. Questa mattina è stata dimessa con una prognosi di 8 giorni.

"Terra di nessuno"

Siamo stanchi di assistere impotenti a questi continui bollettini di guerra. La zona Stazione è diventata una terra di nessuno, dove i malintenzionati possono compiere "agguati" in qualsiasi momento del giorno e della notte. È necessario un presidio di questo territorio! Rivolgo un appello a Sua Eccellenza il prefetto di Frosinone affinchè possa coordinare una serie di interventi così da prevenire ed arginare fenomeni delinquenziali. Il controllo dovrebbe partire dalle Cooperative che gestiscono il progetto SPRAR che hanno l'onere di vigilare sull'operato degli extra-comunitari che a loro affidati. È necessario fornire risposte immediate ai cittadini di Frosinone, che sono esasperati da questa situazione, alcuni di loro potrebbero addirittura decidere di trasferirsi altrove, nella speranza di trovare territori meno pericolosi dove vivere". 

L'intervento di Riggi

Sull'episodio, ma più in generale sul fenomeno della sicurezza nel capoluogo, è intervenuto anche il consigliere comunale Daniele Riggi. Sicurezza messa in pericolo non solo da cittadini di origine straniera, ma anche dagli stessi italiani. Per il consigliere del Psi si tratta di un fenomeno di degrado sociale ed economico che investe la città di Frosinone e che non è riconducibile all'etnia delle persone. "Sicuramente c'è la necessità di controllare con maggior efficacia ed efficienza il circuito dell'accoglienza per consentire un'effettiva integrazione delle persone che giungono in Italia ed evitare che possano intraprendere attività illecite.

La videosorveglianza non funge da deterrente

Vorrei sottolineare con maggiore forza che i fenomeni di violenza che avvengono nel capoluogo non sono attribuibili esclusivamente ad extracomunitari quindi non si può ridurre il discorso sicurezza al colore della pelle, ma andrebbe ampliato affrontando l'argomento del degrado sociale al quale, ahimè, anche la nostra città non si è sottratta e che denota un fallimento delle politiche sociali. Su un piano invece di maggior controllo e prevenzione dei crimini, devo evidenziare che il progetto della videosorveglianza non sta affatto fungendo  da deterrente. Mi auguro che il questore di Frosinone riesca ad intensificare il monitoraggio di determinate zone cosiddette "calde" e che lì abbia la possibilità di poter concentrare un maggior numero di agenti". 

(immagine generica)

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