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Area di crisi complessa, slitta l’accordo per la seconda tranche della mobilità in deroga

Cgil, Cisl, Uil e Ugl Frosinone, però, evidenziano che l’attesa riunione con la Regione Lazio è stata positiva

Nell’attesa videoconferenza di oggi, lunedì 30 novembre, tra i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl e la Regione Lazio, non è stata ancora raggiunta l’intesa per il finanziamento della seconda tranche della mobilità in deroga per i territori collocati nelle aree di crisi industriale complessa. Tra queste quella di Frosinone.  

A livello provinciale, da un lato, vi hanno preso parte i segretari generali Anselmo Briganti (Cgil), Anita Tarquini (Cisl) e Pasquale Legnate (Uil). Gli stessi però, al di là dello slittamento, spiegano che “la riunione è stata positiva, non abbiamo firmato l’accordo ma abbiamo ricevuto sufficienti garanzie sul fatto che la certificazione del finanziamento non tarderà ad arrivare”. Un finanziamento tanto importante nel corso della corrente emergenza Covid quanto per ottenere la misura anche nel 2021. Sulla stessa lunghezza d'onda i rappresentanti dell'Ugl Frosinone Enzo Valente e Angelo Paniccia.   

Dai sindacati Cgil, Cisl e Uil Frosinone

È stato deciso, pertanto, di tenere il tavolo aperto. “In qualunque momento - dice a riguardo il trio Briganti-Tarquini-Legnate - saremmo in grado di definire velocemente l’accordo per far arrivare i soldi nelle tasche dei percettori della mobilità”. La Regione Lazio, dal canto suo, punta a seguire due piste per garantirli: i residui dell’Inps o un emendamento al decreto ristori e alla legge di stabilità. “A noi interessa poco da quale fonte arrivi il finanziamento - mettono in chiaro i vertici delle provinciali Cgil, Cisl e Uil – L'importante è che arrivi e arrivi nel più breve tempo possibile”. 

Dalla stessa legge di stabilità, in attesa di sviluppi sulla trattativa, arriva una buona notizia: la conferma che per il prossimo anno la mobilità in deroga sarà nuovamente congruo.  “Infine - fanno sapere i segretari delle tre sigle sindacali - si è convenuto con la Regione Lazio di riavviare e portare a termine una discussione sull’attivazione delle politiche attive che avevamo iniziato prima che scoppiasse la pandemia”. Una discussione importante per far far ripartire l’occupazione nonché la ripresa economica.  

L'intervento dell'Ugl Frosinone

“Siamo soddisfatti delle ipotesi avanzate per determinare finalmente il pagamento delle mensilità della seconda parte del 2020 per gli oltre mille disoccupati delle Aree di Crisi Complesse - sottolineano Valente e Paniccia - Oggi, dopo tanta attesa le istituzioni ci hanno prospettato due soluzioni concrete che dovrebbero essere risolutive. Non è stato siglato ancora alcun accordo ma il pessimismo delle settimane precedenti sembra ormai alle spalle. Sono due le strade che si stanno percorrendo: nella prima la Regione Lazio, dopo aver avuto parere favorevole dal Ministero, ha chiesto all’Inps di rendicontare i fondi residui, somme importanti che potrebbero andare a coprire la mobilità in deroga del restante anno e dare la possibilità di agganciarsi alle misure di sostegno del 2021".

"Qualora questa strada non fosse percorribile, se ne aprirebbe un’altra: è stato infatti presentato nella finanziaria un emendamento per autorizzare le Regioni ad utilizzare le risorse del 2021 per pagare residui 2020. Dunque - concludono - la soluzione positiva per le famiglie di Vertenza Frusinate e le altre ricadenti nelle Aree di Crisi Complesse laziali sembra essere a portata di mano. Inoltre l'assessore Di Berardino si è impegnato ad aprire entro fine anno con le organizzazioni sindacali regionali il tavolo delle politiche attive del lavoro. Occorre però essere cauti e continuare a lavorare in maniera seria per ottenere il risultato”.

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