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Aziende agricole e allevamenti devastati dagli incendi, Coldiretti: "Subito risarcimenti"

La Coldiretti: “È urgentissimo che le Regioni, in stretto coordinamento con il Ministero delle politiche agricole, provvedano a una ricognizione dei danni e all’individuazione delle aree colpite con il ristoro delle perdite subite dagli agricoltori e dagli allevatori che in molti casi rischiano di non poter proseguire la loro attività”

La settimana di Ferragosto è stata caratterizzata purtroppo da molti incendi che hanno colpito la Provincia di Frosinone

E’ necessario attivare subito un piano di ricostruzione e di aiuti economici per le aziende agricole e per gli allevamenti devastati dagli incendi con decine di migliaia di ettari di boschi e macchia mediterranea inceneriti dalle fiamme, animali morti, alberi carbonizzati, oliveti e pascoli distrutti per un danno stimato fino a oggi che sfiora il miliardo di euro senza dimenticare la tragica perdita di vite umane tra gli agricoltori. E’ quanto propone la Coldiretti nel tracciare il primo drammatico bilancio degli incendi che hanno colpito l’Italia nel 2021 con un aumento del 256% rispetto all’estate dello scorso anno.

È urgentissimo che le Regioni, in stretto coordinamento con il Ministero delle politiche agricole, provvedano a una ricognizione dei danni e all’individuazione delle aree colpite con il ristoro – sottolinea la Coldiretti – delle perdite subite dagli agricoltori e dagli allevatori che in molti casi rischiano di non poter proseguire la loro attività, anche per mancanza di liquidità. Inoltre per gli allevamenti colpiti dal fuoco, la Coldiretti chiede un’azione immediata in regime de minimis per garantire un primo intervento di emergenza per i capi perduti negli incendi e per l’acquisto di mangime per quelli sopravvissuti con procedure semplificate.

Servono interventi massicci

Per quanto riguarda il patrimonio boschivo – continua Coldiretti – servono interventi massicci, attuabili anche con i fondi del PNRR, così come è fortemente auspicabile l’attivazione immediata delle misure previste dai Psr (Piani di sviluppo rurale) regionali. Considerato che 6 roghi su 10 in Italia sono di origine dolosa, contro le speculazioni sull’uso dei terreni distrutti dalle fiamme, secondo la Coldiretti è fondamentale inasprire ulteriormente le disposizioni dell’articolo 10 della legge 353/2000, portando da 15 a 20 anni il divieto di cambio di destinazione d’uso delle aree boschive e dei pascoli percorsi dal fuoco, estendendo tale norma anche ai terreni agricoli.

“Occorrono interventi strutturali per ricreare le condizioni economiche e sociali affinché si contrasti l’allontanamento dalle campagne e si valorizzino quelle funzioni di vigilanza, manutenzione e gestione del territorio svolte dagli imprenditori agricoli anche nei confronti delle azioni criminali che sono un danno per l’intera collettività” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel precisare che “l’intervento dello Stato deve saper accompagnare l’imponente azione di solidarietà messa in moto dagli agricoltori della Coldiretti da tutto il Paese per aiutare i colleghi colpiti dalle fiamme, anche con il contributo determinante di Consorzi Agrari D’Italia (Cai) e di Bonifiche Ferraresi che hanno messo a disposizione mangimi per l’alimentazione degli animali sopravvissuti”

Ogni rogo – conclude la Coldiretti – costa agli italiani oltre diecimila euro all’ettaro fra spese immediate per lo spegnimento e la bonifica e quelle a lungo termine sulla ricostituzione dei sistemi ambientali ed economici delle aree devastate in un arco di tempo che raggiunge i 15 anni.

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