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Mette un cartello provocatorio per cercare personale ma scoppia una bufera social, la replica: “All’ultimo cameriere davo 2.700 euro” 

Lo sfogo del proprietario di Osteria Panzini non è passato inosservato. Il messaggio di un docente dell’alberghiero di Fiuggi: “Se tu fossi un cavallo da corsa staresti a Capannelle, non a fare l'attore” 

Chiude a pranzo per mancanza di personale, appende un cartello fuori al suo locale per spiegarne i motivi e il messaggio fa il giro del web scatenando una bufera sui social.  

Lo sfogo di Giampiero Pigliacelli, proprietario dell’’Osteria Panzini’ di Frosinone, non è passato affatto inosservato, tutt’altro. Il noto ristoratore frusinate ha lamentato l’assenza di personale, puntando il dito anche sulla formazione delle scuole alberghiere.  

“Siamo costretti a chiudere a pranzo – si legge nel cartello affisso da Panzini - Ci siamo stufati di pagare asini per cavalli fornendo un servizio che non reputiamo adeguato per la nostra clientela. Non appena, con accurata ricerca, avremo trovato cavalli da corsa purosangue, riapriremo. 

Per il momento riapriremo solo a cena con clientela ridotta, per dare un degno servizio. Ci scusiamo ma come si dice "va a fa bene agli asini che te tirano i calci" oppure "a lavare la testa agli asini sprechi tempo e sapone. 

La replica del prof: "abbiamo ragazzi che lavorano in strutture stellate"

Siamo una provincia con un elevato tasso di scuole alberghiere che contribuiscono a diplomare solo e solamente asini che, almeno quanto riguarda la nostra azienda, vengono strapagati”.

La bufera social

Tanti i commenti negativi contro il ristoratore ciociaro, anche da parte dei docenti degli istituti alberghieri: “Sono un docente di cucina con qualche anno di esperienza alle spalle – scrive sui social un professore dell’alberghiero di Fiuggi - Il personale va rispettato e soprattutto pagato il giusto. Se tu fossi, caro fenomeno, un cavallo da corsa staresti a Capannelle, non a fare l'attore. Io chiederei scusa a tutti gli alberghieri e a tutti quei ragazzi che sputano sangue in cucine maleodoranti e senza finestre di tre metri quadrati. Non ti preoccupare, i nostri asini ce li teniamo noi, tu tieniti i tuoi purosangue”. 

Non si è fatta attendere la replica di Giampiero Pigliacelli che, sul suo profilo Facebook, risponde ai commenti negativi che gli sono arrivati dopo aver affisso il cartello provocatorio fuori dal suo locale: “Grazie delle belle risposte, grazie a chi non ha messo mai piede nel mio locale e mai ce lo metterà. Sono andato avanti anche senza di voi.

Vorrei sapere che lavoro fate per insultarmi in questo modo. “I leoni da tastiera” che ho letto in queste ore sono i primi a lamentarsi quando aspettano qualche minuto in più al ristorante o che si lamentano quando chiedono l’acqua e non la portano. Sono 23 anni che Panzini esiste e ancora tutte le sere è pieno, mando via tanti clienti perché non ho posto, e in tutti questi anni ne ho visti di locali aprire e chiudere dopo poco tempo. Panzini è un riferimento per la città di Frosinone e ho clienti di tutta Italia e non solo, quindi sciacquatevi la bocca prima di parlare di noi. All’ultimo cameriere gli davo 2.700 euro al mese, sempre in maniera puntuale. Vi chiedo scusa per gli asini, da oggi li chiamerò scimpanzé”. 

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