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Manifesti di Forza Nuova, intervengono Stefano Pizzutelli e Gianmarco Capogna

Gli esponenti di Frosinone in Comune e Possibile: "esprimiamo la nostra totale contrarietà ai contenuti". Chiesto che il Comune metta in atto percorsi di inclusione

Polemica incandescente sui manifesti a firma di Forza Nuova che in questi giorni sono apparsi in molte zone del capoluogo ciociaro. "L'Italia ha bisogno di figli. Non di unioni gay ed immigrati" una scritta, a corredo dell'immagine di una donna intenta ad allattare, che ha fatto storcere il naso a molti. Un messaggio che avrebbe dovuto essere di sostegno alla maternità così come lascia intendere l'#redditoallemadri, ma che associato a quelle parole, per così dire poco favorevoli all'accoglienza e all'integegrazione, ha generato non pochi dissensi. In molti hanno espresso il proprio disappunto; ricordiamo le parole della consigliera comunale del Pd Alessandra Sardellitti che l'ha definita "una propaganda spicciola ed ignorante". Il comitato Lazio Pride e il Collettivo Ugualmente ne hanno chiesto l'immediata rimozione da parte del Comune. A questi ha fatto seguito la presa di posizione di Frosinone in Comune e Possibile Frosinone con una nota a firma del consigliere Stefano Pizzutelli e del portavoce nazionale Possibile LGBTI+Gianmarco Capogna.

Contrarietà ai contenuti

"Frosinone è stata tappezzata di manifesti abusivi di Forza Nuova e ci uniamo al Comitato del Lazio Pride e al Collettivo Ugualmente nella richiesta al Comune di rimuoverli e riteniamo sia fondamentale prendere una chiara posizione di condanna verso chi utilizza spazi pubblici non adatti alle affissioni per la propaganda politica. Oltre a questo esprimiamo la nostra totale contrarietà ai contenuti dei manifesti che attaccano in maniera discriminatoria le persone LGBTI ed i migranti. Ci siamo sempre schierati per il sostegno alle riforme per l’uguaglianza per la tutela ed il rispetto delle persone LGBTI e sosteniamo la necessità di potenziare trasparenza e legalità nel sistema di accoglienza attraverso, ad esempio, l’ampliamento del sistema SPRAR.

Promuovere l'inclusione

Il nostro Paese, ed anche il nostro territorio locale, è fortemente interessato dal problema della natalità ma siamo convinti che per risolvere questa criticità sia necessario intervenire sul piano del welfare per sostenere le donne e le coppie che decidono di costituire una famiglia. Nulla a che vedere con il tema delle unioni civili tanto meno con la questione delle persone migranti. Le Istituzioni devono prendere le distanze da questi messaggi di odio e promuovere invece un percorso di inclusione che permetta a tutte e tutti di godere di stessi diritti e possibilità per raggiungere il pieno sviluppo della persona così come prescritto nella nostra Costituzione.

A livello politico chiederemo alla Giunta ed al Sindaco di esprimersi su proposte concrete: dall’ingresso del Comune nella Rete READY all’istituzione di percorsi di Educazione alle Differenze per la cittadinanza, dalla promozione di eventi legati all’intercultura al potenziamento di strumenti operativi per un sistema di accoglienza che guardi ai modelli più avanzati d’Italia e d’Europa.

Lanciamo inoltre un appello a tutte le forze politiche ed associative, ai movimenti ed ai singoli cittadini per organizzare un momento di riflessione collettiva per elaborare una strategia comune che metta al centro del dibattito pubblico il tema dei diritti e dell’uguaglianza di tutte e tutti".

Pizzutelli-Capogna

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