rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Attualità

Messa in sicurezza del fiume Cosa, ecco i tre progetti da oltre 3 Mln di euro

L’amministrazione di Frosinone aveva precedentemente approvato il progetto per il recupero della struttura in Via Amendola all’interno dell’accordo con l’Accademia delle Belle Arti

La giunta comunale di Frosinone, nell’ultima seduta settimanale di qualche giorno fa, ha approvato i progetti di fattibilità tecnica ed economica per la messa in sicurezza del territorio comunale, aderenti alle tipologie di investimento di cui all’art. 2 del Decreto del Ministero dell’Interno, Dipartimento per gli Affari Interni del 5 agosto 2020.

In particolare, i progetti si riferiscono alla messa in sicurezza idrogeologica ed idraulica del fiume Cosa in corrispondenza del tratto di alveo attraversato dal ponte di viale Roma (importo totale dei lavori: € 995.000,00), alla messa in sicurezza idrogeologica della scarpata stradale di via san Gerardo (per un importo totale di € 995.000,00) e alla messa in sicurezza dell’edificio comunale ex teatro in via Amendola (teatro Vittoria), per un importo di € 1.166.403,18.

Nel complesso, il costo degli interventi è pari a € 3.156.403,18.

Con delibera di giunta ad hoc, l’amministrazione ha precedentemente approvato il progetto per il recupero della struttura in Via Amendola all’interno dell’accordo con l’Accademia delle Belle Arti, al fine di fornire all’Istituzione universitaria della città una struttura adeguata allo svolgimento delle attività formative di specializzazione nel settore teatrale. A questo, è seguita l’approvazione del progetto esecutivo.

Per quanto riguarda via San Gerardo, la scarpata stradale in questione è costituita da materiale litoide (arenaria) intensamente fratturato a causa di un sistema di faglie che lo attraversa. Nelle fratture inoltre, si sono infiltrati gli apparati radicali delle numerosissime piante che ricoprono il versante i quali, crescendo, dilatano ancora di più le fessure aggravando, di stagione in stagione, lo stato di disgregazione della roccia.

L'intervento di messa in sicurezza idrogeologica prevede, quindi, il taglio delle piante che ricoprono la scarpata; ove necessario, l'eventuale e blanda riprofilatura del versante; la messa in opera di una rete di contenimento metallica opportunamente inchiodata alla roccia.

Per quanto riguarda, invece, l'area in località "Ponte La Fontana" che interessa il fiume Cosa in corrispondenza dell'attraversamento del Ponte di Viale Roma, l'intervento riguarda l'alveo del fiume nella zona ove gravano le pile del ponte nonché le due fasce ripariali.

L'intervento dovrà essere finalizzato ad assicurare il deflusso della piena di riferimento; garantire il mantenimento e/o il recupero delle condizioni di equilibrio dinamico dell’alveo; salvaguardare gli ambienti naturali, prossimi all'alveo, da qualsiasi forma di inquinamento; favorire ovunque possibile l'evoluzione naturale del fiume in rapporto alle esigenze di stabilità delle difese idrauliche e delle opere d'arte, rendendo le sponde più stabili, limitando la velocità della corrente, evitando che i materiali di deriva creino, in caso di esondazione, ostacolo al deflusso delle acque e trasporto di eccessivi materiali solidi. A tal fine si prevede, tra l’altro, di realizzare una scogliera protettiva alla base delle pile (dopo averne pervaso, con conglomerato cementizio, la base in "aggetto", così da rendere nuovamente uniforme la distribuzione del carico strutturale sul terreno di fondazione) in modo da preservarle da un ulteriore scalzamento del terreno di fondazione; realizzare, sulle due fasce di piena dell’ alveo, dei tappeti con materassi tipo "Reno" per mitigare la velocità delle acque e quindi la loro azione erosiva; installare delle scogliere e/o delle gabbionate sulle sponda destra, a difesa della sovrastante strada Via Mola Nuova dall'azione erosiva delle acque, e delle scogliere e/o delle gabbionate sulle sponda sinistra, a difesa del piede del versante collinare dall'azione erosiva delle acque, occludendo gli eventuali scarichi di reflui nel fiume. Si prevede di realizzare, infine, lungo le due fasce dell'alveo di piena, opere di riqualificazione ambientale finalizzate a ricostruire e valorizzare l'ecosistema fluviale autoctono rendendo, quindi, le stesse fruibili tramite la realizzazione di "sentieri natura" e di "oasi natura".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Messa in sicurezza del fiume Cosa, ecco i tre progetti da oltre 3 Mln di euro

FrosinoneToday è in caricamento