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Luoghi della Cultura, in arrivo fondi per il museo d'Arte nella Villa Comunale e per il museo dell'Energia a Ripi

Nel Lazio sono 48 i progetti dedicati alla riqualificazione di musei, archivi storici, biblioteche, aree, parchi archeologici e complessi monumentali ammessi a finanziamento: i primi 21 verranno finanziati subito mentre i restanti 27 saranno inseriti nel bilancio 2021

Ancora un passo avanti nella tutela delle bellezze del Lazio: prosegue il processo di rinnovamento delle strutture culturali regionali. È stata pubblicata la graduatoria relativa alla seconda edizione dell’Avviso pubblico per la valorizzazione dei luoghi della cultura del Lazio. Sono 48 i progetti dedicati alla riqualificazione di musei, archivi storici, biblioteche, aree, parchi archeologici e complessi monumentali ammessi a finanziamento: i primi 21 (2 in provincia di Frosinone, 4 in provincia di Latina, 4 in provincia di Rieti, 7 in provincia di Roma e 4 in provincia di Viterbo) verranno finanziati subito mentre i restanti 27 (6 in provincia di Frosinone, 3 in provincia di Latina, 3 in provincia di Rieti, 10 in provincia di Roma e 5 in provincia di Viterbo) saranno inseriti nel bilancio 2021.

“Con circa 5,2 milioni di euro finanziamo i primi 21 progetti di valorizzazione dei luoghi della cultura del Lazio. Dai musei civici alle biblioteche comunali, dalle ville agli archivi storici, continuiamo a investire nella bellezza e nella salvaguardia del nostro patrimonio culturale, storico e artistico. Stiamo lavorando per dare la possibilità a tutti coloro che sono risultati idonei al finanziamento di ottenere nel 2021 i fondi richiesti e realizzare così ogni progetto”, dichiara il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

Con il primo stanziamento, sarà possibile intervenire su 14 musei, 3 aree archeologiche e complessi monumentali, 3 biblioteche e un archivio storico. L’Avviso permetterà ai beneficiari di usufruire di un contributo fino a 300 mila euro  per sostenere il recupero strutturale dei luoghi e il miglioramento del livello di fruizione e accessibilità  anche digitale del patrimonio.

28 mila euro per realizzare il museo d'Arte nella Villa Comunale di Frosinone

L’amministrazione Ottaviani è risultata destinataria di un finanziamento regionale pari a 28.000 euro per la realizzazione del Museo d’Arte con sede nella Villa comunale, progetto già delineato, nei mesi scorsi, nella delibera approvata dalla giunta riguardante il sistema museale urbano.
Il progetto, redatto dagli uffici comunali coordinati da Valentina Sementilli, si propone di incrementare l’offerta culturale a favore della collettività, di sviluppare nuove modalità di fruizione dell’arte e di generare nuove economie connesse al patrimonio culturale.
L’ente di piazza VI dicembre si impegna inoltre ad iscrivere in bilancio, ad avvenuta concessione del predetto contributo, uno stanziamento di 7.000 euro quale quota parte dell’Amministrazione Comunale per l’attuazione dell'intervento.
L’obiettivo primario dell’amministrazione è quello di rendere effettive tutte le potenzialità della struttura museale, la cui idea di luogo statico di conservazione di beni è oggi definitivamente sostituita dall’immagine generalizzata di luogo dinamico, diffusore di cultura e, al tempo stesso, possibile generatore di nuove economie collegate al valore patrimonio culturale.
Il Museo d’Arte sarà incluso nel Sistema Integrato di Servizi Culturali della provincia di Frosinone denominato SIFCultura, di cui Ente Capofila è il Comune di Frosinone. La realizzazione dell’intervento permetterà di incrementare le azioni museali rivolte alla comunità civica, attualmente espletate dal Museo Archeologico diretto dalla dottoressa Maria Teresa Onorati, e di svolgere funzioni direzionali verso i luoghi della cultura del territorio provinciale aderenti al SIFCultura. L’istituzione del Museo d’Arte permetterà di raggiungere gli standard previsti per l’accreditamento in OMR (Organizzazione Museale Regionale).
La sede, identificabile anche con la Villa o Museo Bouchard (così denominato nel Corpus Inscriptionum Latinarum per la presenza di una collezione di epigrafi collegate alla famiglia di origine francese trapiantata a Roma nel Settecento e attestata poi a Frosinone dai primi anni dell’Ottocento), costituisce un esempio unico nel territorio frusinate di residenza signorile risalente forse già al diciottesimo secolo, impiantata su probabili preesistenze medievali ancora percepibili nella torretta merlata che caratterizza l’intero complesso architettonico. La Villa, divenuta di proprietà prima della famiglia Ricci poi De Matthaeis, è stata poi acquisita al demanio comunale, unitamente a parte della vasta tenuta che la circonda e quindi adibita a funzioni pubbliche, istituzionali e culturali.
Qui gli ambienti, già allestiti per la Sala conferenze e per le Esposizioni temporanee, permettono di raggiungere le finalità del progetto connesse al miglioramento dell’accessibilità e fruibilità, grazie all’applicazione di tecnologie avanzate, con esposizioni mediante touchscreen con diverse modalità narrative dei contenuti selezionabili dagli utenti, tra cui contenuti in LIS per non udenti, brani audio e brochure interattive in braille per non vedenti, con plastico a realtà aumentata. Previsto l’allestimento degli spazi di reception e guardaroba, accoglienza e informazione, degli spazi per attività educative, per attività di vendita e per l’esposizione delle opere con supporti comprensivi di illuminazione e di sensori di avvicinamento per il risparmio energetico.
A supporto di tutto l’allestimento sarà realizzata specifica segnaletica e predisposto un sistema di divulgazione dati wi-fi. Il sistema genererà una linea gratuita consentendo all’utente di consultare tutte le informazioni inerenti ai contenuti espositivi in tutta autonomia e sul proprio smartphone.

Oggetto negli anni 2017-2018 delle operazioni di inventario e di schedatura condotte in conformità con gli standard catalografici ICCD, i beni che compongono il patrimonio museale del Comune di Frosinone consistono prevalentemente in opere di pittura, opere di scultura, disegni e stampe cronologicamente compresi dal secondo Dopoguerra ad oggi, in prevalenza riferibili ad artisti originari di Frosinone e della provincia.

Inserito anche il museo dell'energia di Ripi

Tra gli interventi che verranno finanziati in questa prima finestra: il nuovo allestimento di Palazzo Farnese e del Museo del Costume Farnesiano di Gradoli (VT); gli interventi strutturali e la creazione di un percorso multimediale e di una piattaforma streaming nel Museo dell’Energia di Ripi (FR); il progetto di valorizzazione e fruizione multimediale del Complesso monumentale dell’area archeologica di Minturnae, della Via Appia e del Passo del Garigliano di Minturno (LT); il percorso multimediale nel Parco Archeologico Antica Castro a Ischia di Castro (VT); il restauro della "Fontana dei Draghi" e gli interventi per il miglioramento dell'accessibilità e implementazione delle tecnologie digitali di Villa Mondragone a Monte Porzio Catone (RM) a cura dell’Università di Roma Tor Vergata. 

L’avviso, che si inserisce all’interno delle misure previste nel Piano Annuale 2020 degli interventi in materia di Servizi culturali e di Valorizzazione culturale, prevede il finanziamento al 100% per i luoghi della cultura ubicati nei comuni fino a 15.000 abitanti, all’80% per quelli presenti nei comuni al di sopra dei 15.000 abitanti e al 50% per gli spazi privati.

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