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Emergenza Coronavirus e crisi, l'Ordine degli Architetti di Frosinone riduce la quota d'iscrizione

Il presidente Paolo Vecchio: "A noi il ruolo centrale per immaginare il futuro della nostra comunità, verso un nuovo rinascimento culturale, convertendo questa esperienza in una straordinaria occasione di riflessione ed evoluzione sia personale che sociale"

Il Consiglio dell’Ordine degli Architetti PPC di Frosinone e provincia, consapevole delle difficoltà di tutti, nel fronteggiare un’emergenza di tale portata, che stravolge lo svolgimento della professione e della vita quotidiana, in considerazione dei sacrifici che la situazione attuale sta imponendo a tutti i propri iscritti,  sia in qualità di professionisti che di cittadini, ha ritenuto necessario  far sentire loro, la propria vicinanza.

Quota ridotta del 10%

Verificata infatti la sostenibilità economica dell’Ente, in maniera STRAORDINARIA ed ECCEZIONALE, ha deciso di ridurre la quota di iscrizione all’albo per l’anno 2020 del 10%,  prevedendo anche la rateizzazione in due rate, ed una posticipazione del pagamento. “La quota di iscrizione annuale richiesta agli iscritti rappresenta la principale forma di sostentamento dell’Ordine degli Architetti e P.P.C. di Frosinone, in quanto si tratta di un ente pubblico non economico, che non beneficia di alcun finanziamento pubblico, è quindi un elemento essenziale per garantire il corretto funzionamento dell’Istituzione e dei suoi servizi”. Spiega il Tesoriere dell’Ordine l’Architetto Tiziana Di Folco

Al via la ripartenza

"Nei limiti del nostro mandato istituzionale è un piccolo gesto – commenta il presidente Paolo Vecchio a nome di tutto il Consiglio dell’Ordine - ma da quello che emerge, siamo l’unico ordine degli Architetti PPC in tutta Italia, ad aver adottato una misura tanto significativa, quale segno tangibile e possibile da offrire come Ordine, a tutta la comunità degli Architetti. Le nostre scelte sono in linea con il programma per il quale siamo stati eletti, ponendoci al fianco dei nostri iscritti cercando di supportarli in maniera efficiente, trasparente, anche di fronte all’emergenze dell’attualità. A tal proposito ci stiamo adoperando per mettere in campo altre azioni a favore dei colleghi, che comunicheremo nel più breve tempo possibile. È iniziata la fase della ripartenza. A noi progettisti architetti il ruolo centrale per immaginare il futuro della nostra comunità, verso un nuovo rinascimento culturale, convertendo questa esperienza in una straordinaria occasione di riflessione ed evoluzione sia personale che sociale".

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