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Il PD delle grandi occasioni all'incontro-confronto tra De Angelis e Goffredo Bettini

L'evento organizzato da Pensare Democratico si svolto presso il multisala alle Fornaci ed ha visto la partecipazione dei sindaci di area presenti in provincia di Frosinone che hanno ascoltato l'ex senatore

I sindaci del Partito Democratico e del centrosinistra, su tutti quelli di Sora e Cassino Luca Di Stefano ed Enzo Salera, i consiglieri regionali Sara Battisti e Mauro Buschini, il segretario provinciale del Pd Luca Fantini, l’ex senatore Francesco Scalia, tanti amministratori della provincia e moltissimi militanti. In prima fila anche Francesco Borgomeo, presidente di Unindustria Cassino.  

Non c’era il presidente della Provincia Antonio Pompeo, ma ci ha tenuto ad inviare un messaggio e a sottolineare come l’assenza fosse dovuta solo a problemi esclusivamente familiari, a testimonianza dell’unità del Pd per le imminenti elezioni provinciali. Sala del cinema Fornaci piena, a Frosinone, (con tutte le misure di sicurezza adottate ma davvero un risultato straordinario in tempi di Covid) per l’incontro voluto da Francesco De Angelis con Goffredo Bettini. Ad “interrogare” i protagonisti dell’iniziativa, promossa da Pensare Democratico, il giornalista Alessio Porcu. Si è parlato di molte cose. Si è parlato di un campo aperto, largo, plurale, utile a far ripartire l’Italia. 

Goffredo Bettini ha confermato le sue doti di grande oratore, mostrando la solita lucidità e capacità critica e sottolineando gli enormi cambiamenti registrati negli ultimi anni dalla politica. “Negli anni Settanta la sinistra italiana era un modello in tutto il mondo. Oggi quella sinistra non c’è più. Il sentimento, la cultura, gli ideali, si sono confusi. Ne abbiamo una un pochino frammentata dentro il Pd, ma forse troppo silente. C’è un centro, certo, ma la sinistra deve farsi sentire. È evidente che oggi ci siano sfide nuove, ma una cosa non dobbiamo perdere, che è il motore vero di tutta la sinistra e senza il quale questa non esiste. Parliamo del senso di riscatto della propria vita, che fa sì che nella scala sociale gli ultimi possano arrivare primi. Se non c’è questo non c’è la sinistra. Dobbiamo recuperare questo orizzonte, questa voglia di riscatto, chiaramente nei tempi di oggi”.

Bettini ha puntato il dito sulle priorità. Periferie, attenzione agli ultimi, ascensore sociale, ma anche l’imprenditoria sana che produce. 
“Dobbiamo evitare tutto ciò che è solo élite. Il popolo lo dobbiamo attraversare e vedere i veri conflitti, non osservarlo dall’alto. Non è concepibile che il 27% degli operai voti Lega. Ma non sono pessimista. - ha aggiunto Bettini - Mi pare che il nuovo corso di Letta sia ben avvertito. Dico solo di accelerare in questa direzione, perché la prospettiva della sinistra italiana non può ridursi ad un Governo dove ci siano tutti, compresa la Lega. Dobbiamo capire i tempi dell’emergenza, ma non si può “draghizzare” il Pd. Semmai dobbiamo “piddizzare” il Governo”. 

Goffredo Bettini ha anche sottolineato come il Paese non possa reggere più di tanto l’assenza di una dialettica politica. “Oggi abbiamo un astensionismo enorme, che può degenerare, come purtroppo abbiamo visto in qualche occasione. Non possiamo tollerare ad episodi di rabbia, come abbiamo visto con l’assalto alla Cgil. La società italiana è sempre stata abituata ad essere rappresentata politicamente e la dialettica tra destra e sinistra deve tornare e confrontarsi in maniera limpida. Il tema della rappresentanza deve tornare prioritario. L’importante è che la destra sia dentro il tracciato della Costituzione e che non sia distruttiva”.

Francesco De Angelis ha voluto fortemente Goffredo Bettini a Frosinone. Lo ha voluto per tornare a parlare di politica con la P maiuscola, oltre che per sottolineare quali siano le vere priorità della sinistra. Dal leader di Pensare Democratico un appello a vaccinarsi ma anche la gioia di poter tornare a fare un’iniziativa in presenza. “Goffredo è stato il mio maestro politico e noi oggi siamo qui per dare un contributo al dibattito politico, perché vogliamo riempire di contenuti il progetto del Pd. Noi come sinistra ci siamo. – ha commentato Francesco De Angelis - Dobbiamo solo ricostruire la nostra carta d’identità. Eccoci, noi siamo la sinistra. E quindi sentir parlare di riscatto e di diritti è qualcosa che ci appartiene e con un nuovo campo largo, con questi valori prioritari su tutto, dobbiamo tornare al Governo”. 

Un passaggio in chiave locale, inevitabile, sulle prossime elezioni comunali a Frosinone. “Sono convinto che riusciremo a raggiungere la sintesi con le forze del centrosinistra. – ha chiarito subito De Angelis - Dobbiamo costruire un nuovo centrosinistra attraverso un campo largo tanto caro a Bettini. Una cosa è chiara. Noi non vogliamo sostituire i partiti con le civiche. Noi vogliamo partire dai nostri valori, ma aprendo il campo del centrosinistra alla società civile, al Paese reale. Il voto di Frosinone sarà importante per aprire una fase nuova, ma dobbiamo essere più attrattivi ed inclusivi. E se siamo uniti siamo più forti”. E sulle primarie un chiarimento. “Non dobbiamo temere le primarie. Se troviamo il candidato migliore e che rappresenti tutti bene, altrimenti facciamo decidere ai cittadini”. Lo stesso De Angelis che ha però anche sottolineato come il senso della serata fosse quello di ascoltare Goffredo Bettini e sentir parlare di politica. E così è stato. Un appuntamento per ricostruire la storia della sinistra degli ultimi decenni, ma anche per sottolineare le nuove prospettive di un campo largo adeguato ai giorni di oggi, aperto alle persone ma che non perda di vista i valori fondanti del Pd.
Ricordate la domanda di Nanni Moretti a Massimo D’Alema? “D’Alema, di’ qualcosa di sinistra”. Ecco. Questa sera, a Frosinone, il Pd è tornato a parlare di politica e di sinistra. 
 

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