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Frosinone, piste ciclabili, una svolta per la mobilita’ cittadina

Legambiente: ora avanti tutta con il potenziamento della rete, per una citta’ piu’ vivibile e per la riduzione delle emissioni da traffico

Finalmente! Dopo lunghi anni in cui l’infrastruttura ciclabile di Frosinone era solo sulla carta o di pura facciata, ora si fa sul serio. Con l’apertura della pista dallo Scalo al Casaleno e soprattutto con il costruendo percorso per le due ruote lungo Via Don Minzoni e Via Marittima, il capoluogo comincia a dotarsi di veri itinerari ciclabili protetti lungo le tratte chiave della mobilità cittadina.

"Non è nostra intenzione “fare le pulci” ai progetti o ai dettagli costruttivi- conferma Legambiente: nulla è perfetto e tutto è migliorabile, ma il punto è un altro. Quello a cui stiamo assistendo è un cambiamento di enorme portata, in grado di trasferire una quota consistente di traffico automobilistico sulle due ruote e sui mezzi della micromobilità leggera, con evidenti benefici in termini di incremento della qualità della vita e riduzione delle emissioni inquinanti. Il cambiamento deve però essere governato con saggezza, avendo ben chiara la direzione verso cui traghettare la città.

Di fronte alle inevitabili resistenze verso questo cambio di passo, tanto atteso dal mondo ambientalista e dagli appassionati delle due ruote, l’Amministrazione Comunale è dunque chiamata non solo a non arretrare di un millimetro, ma anzi a proseguire con decisione verso il completamento della rete ciclabile nella parte bassa della città. In particolare, è ora di fondamentale importanza il prolungamento fino a De Matthaeis della ciclabile che dallo Scalo attraversa via Marittima fermandosi per ora al Matusa, mentre andranno in aggiunta implementati con percorsi protetti gli assi nodali di Via Tiburtina e Via M.T. Cicerone.

La coesistenza nella carreggiata stradale di corsie carrabili e percorsi riservati alle due ruote dovrà essere gestita con intelligenza e lungimiranza, procedendo in parallelo da un lato con le opportune modifiche della circolazione veicolare e dall’altro con la giusta dose di limitazioni al traffico automobilistico e alla sosta delle vetture, così da rendere appetibile e conveniente l’abbandono dell’auto privata e il passaggio alla bicicletta o al monopattino.

Vogliamo essere chiari: non può esserci, a nostro avviso, una transizione effettiva verso una mobilità a zero emissioni se l’attenzione resta focalizzata a non scontentare gli automobilisti. Da parte dell’Amministrazione cittadina ci aspettiamo dunque coraggio, determinazione e fermezza, contro ogni tentativo di tornare indietro mirato a ripristinare modelli di mobilità superati e insostenibili."

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