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Fondo unico anti usura, Zingaretti informa i Prefetti. Con Portelli sfonda una porta aperta

Per sveltire l’erogazione delle misure di aiuto, oltre che per migliorare l'investigazione, la Prefettura Frosinone ha già siglato un protocollo operativo con la Procura. Già sentite, inoltre, le associazioni tramite cui le vittime accedono al fondo

Nella mattinata di oggi, lunedì 25 gennaio 2021, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha scritto una lettera ai Prefetti di di Roma, Latina, Frosinone, Rieti e Viterbo mettendoli formalmente a conoscenza del fondo unico regionale anti usura. Alla Prefettura di Frosinone ha di fatto sfondato una porta aperta, vista la sensibilità dimostrata in materia da Sua Eccellenza Ignazio Portelli.  

Oltre ai dati sfornati nei giorni scorsi, con tanto di mirino puntato sulle comunità Rom e sui Casalesi, la Prefettura ciociara ha già costituito un fronte unito con la Procura. Lo scorso 14 gennaio lo stesso Portelli e il procuratore generale Antonio Guerriero hanno difatti sottoscritto un protocollo operativo anche per velocizzare l’erogazione delle misure d’aiuto. Oltre che per dichiarare guerra agli usurai ma anche a imbroglioni e speculatori.     

Fondo antiusura in tempi di Covid, ecco le associazioni e fondazioni ciociare a cui rivolgersi 

La lettera di Zingaretti ai Prefetti laziali 

“Gentilissimi, una delle conseguenze più odiose e gravi della crisi sanitaria che stiamo vivendo è la fragilità di famiglie e imprese rispetto al rischio usura. L’impatto economico del Covid è devastante, e le organizzazioni criminali riescono con più facilità ad agganciare famiglie, esercenti e imprenditori che hanno bisogno di liquidità. Un’aggressione continua alla libertà e alla vita civile della comunità in grado di inquinare fortemente il nostro sistema produttivo e speculare sulle fragilità delle famiglie”.  

“L’usura delle mafie rappresenta uno dei cavalli di troia di questo attacco all’economia e alla nostra sicurezza. Per rispondere a un fenomeno di tale portata, c’è bisogno di istituzioni forti e presenti. Noi ci siamo, ancora più di prima. La Regione Lazio ha rafforzato tutti gli strumenti più utili per non lasciare sole le persone, le famiglie, gli imprenditori. In particolare, abbiamo da poco varato un fondo unico per l’usura da 4,4 milioni di euro, raddoppiando le risorse a disposizione per la prevenzione e il sostegno alle vittime”.  

“Il Fondo prevede indennizzi fino a 20.000 euro per le vittime di usura, indennizzi fino a 5.000 euro per soggetti già precedentemente sovraindebitati vittime di usura ed estorsione la cui condizione si è aggravata a causa della pandemia, misure di sostegno nei casi di sovraindebitamento e per la prevenzione dell’usura, destinate a persone fisiche per prestazione di garanzia fino a 50mila euro da restituire in dieci anni; assistenza e tutela in favore di vittime o potenziali vittime di usura e vittime di usura e estorsione. L’erogazione delle garanzie bancarie e degli indennizzi, validati dall’area usura della Regione, avviene tramite le associazioni e fondazioni iscritte oltre che all’albo regionale degli enti antiusura anche al relativo elenco del Me”.  

“Ora è necessario che le risorse messe a disposizione arrivino tempestivamente nei territori, per impedire che allo Stato si sostituisca il welfare di prossimità delle organizzazioni criminali. Ritengo che proprio le Prefetture, per il ruolo prezioso che svolgono nel coordinamento delle Forze di Polizia e per la loro puntuale conoscenza delle realtà territoriali, possano costituire un supporto fondamentale a tal fine. Tramite il nostro Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità saremo quindi lieti di raccogliere le vostre segnalazioni di intervento sulle vittime di usura, a cui intendiamo dare carattere prioritario”. 

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