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Coronavirus in Ciociaria, sui Protocolli anti-contagio intervengono i sindacati dei lavoratori e i costruttori

Cgil, Cisl e Uil chiedono il rispetto delle procedure di sicurezza in tutte le aziende della provincia di Frosinone. In quanto al settore edile, la Filca vuole che siano chiusi i cantieri insicuri, mentre l'Ance è ormai sul piede di guerra

Le sigle provinciali di Cgil, Cisl e Uil chiedono il rispetto del nuovo protocollo su sicurezza e salute dei lavoratori nelle aziende, tra quelli lanciati ieri, domenica 15 marzo, per il contenimento dal contagio da Coronavirus. Per la Filca Cisl Frosinone (Federazione Italiana Lavoratori Costruzioni e Affini), inoltre, bisogna chiudere tutti i cantieri insicuri. A sollevare varie problematiche – tra cui quella del reperimento delle idonee mascherine FFP2 – però, è la territoriale Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili), che in generale si sente “vittima sacrificale” ed è pronta “a chiudere tutto - preannuncia - e procedere con ammortizzatori sociali e licenziamenti”.    

Da Cgil, Cisl e Uil

“L’emergenza sanitaria causata dal nuovo Coronavirus - dichiarano all’unisono i rispettivi Segretari provinciali Anselmo Briganti, Enrico Capuano e Anita Tarquini - sta mettendo il Paese a dura prova. Sono giorni difficili, che resteranno nei libri di storia, che stanno trasformando le nostre abitudini. Ne usciremo diversi, più uniti, più responsabili, più coscienti che la salute viene sempre prima di tutto il resto. Ma é proprio in questo momento che la tutela dei lavoratori e delle lavoratrici che quotidianamente si recano sul posto del lavoro, nella sanità, nei supermercati e più in generale in tutte quelle attività che il decreto del governo ha lasciato aperte al pubblico, è prioritario”.

"Il protocollo varato ieri - aggiungono - nel quale è stata raggiunta l’intesa con il Governo e le associazioni datoriali, dà il via ai protocolli anti-contagio per tutte quelle persone che lavorano nel campo dei servizi essenziali. Fornitura di mascherine, guanti, tute, gel igienizzanti, pulizie e sanificazioni sui luoghi di lavoro. Ma anche altro: utilizzo flessibile degli ammortizzatori sociali, Smart working. È un continuo e costante confronto con le rappresentanze sindacali, sempre nell’ottica di attivare misure aggiuntive che possano garantire e preservare la salute dei lavoratori e delle lavoratrici”.

“Le nostre strutture sono già attive affinché i dettami del protocollo siano applicati e rispettati in ogni angolo del nostro territorio - concludono gli stessi Briganti, Capuano e Tarquini - per raggiungere questo obiettivo siamo in costante contatto con la Regione Lazio e le parti datoriali della nostra provincia. Il momento è fondamentale, bisogna restare vigili e non abbassare la guardia. Per questo invitiamo tutte le Federazioni e le nostre Rsu a chiedere al datore di lavoro di ottemperare alle prescrizioni del protocollo”.

Da Filca Cisl

“Dobbiamo garantire la salute dei lavoratori nei cantieri e in tutti i posti di lavoro, nessuno escluso -  dichiara il Segretario Generale Attilio Vallochia, altresì Vicepresidente della Cassa Edile di Frosinone - Bisogna chiudere i cantieri insicuri, se non ci sono le condizioni per rispettare e assicurare le regole di sicurezza agli operai edili che lavorano nei cantieri, fin quando non verranno poste in essere tutte le azioni previste dall’ultimo decreto per l’emergenza sanitaria e dall’intesa di regolamentazione per il contenimento della diffusione del Covid 19 nei posti lavoro - tra il Governo e Cgil, CISL e Uil; pur sapendo che tale decisione determina forte ripercussioni a livello economico”.

“Di fronte all’emergenza sanitaria - ritiene, infine, lo stesso Vallochia - bisogna fermare i cantieri attivando tutti gli strumenti economici necessari per la sopravvivenza e la continuità del settore. L’auspicio è quello di sospendere i cantieri in maniera responsabile dal punto di vista sociale, utilizzando gli ammortizzatori sociali per la salvaguardia dei livelli occupazionali per la tutela di tutte le maestranze. Inoltre mi auguro che questo periodo delicato e particolare che stiamo attraversando dal punto di vista sociale ed economico, ci faccia riflettere tutti. Stiamo uniti e ce la faremo per far tornare il nostro paese più forte e produttivo di prima”.

Continua a leggere l'articolo per visionare nota dell’Ance Frosinone

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