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Sanità, servizi ambulatoriali ancora fermi in quasi tutta la provincia, a Cassino una situazione allarmante

La denuncia sull'immobilismo di questa fase 2 del Coronavirus arriva da tre sigle sindacali che pongono l'attenzione anche sul trasferimento del centro prelievi da Sora ad Isola del Liri

La ripartenza nella fase 2 della sanità ciociara si sta rivelando più lenta del previsto e soprattutto nel settore delle visite ambulatoriali che sono ancora fereme nei vari presidi sanitari della provincia di Frosinone. A lanciare il "grido" di allarme tre sigle sindacali. "La CGIL, lo SPI CGIL e la FP CGIL di Frosinone Latina ritengono assolutamente inaccettabile che gli ambulatori della Asl di Frosinone, presenti in tutto il territorio provinciale, non vengano a tutt'oggi ripristinati e resi pienamente funzionali e fruibili da parte dell' utenza, garantendo anche le necessarie misure di sicurezza, con gravi ricadute sulla qualità e quantità delle prestazioni erogate dalla sanità pubblica.

I segretari generali Anselmo Briganti, Beatrice Moretti e Giovanni Salzano denunciano con forza la necessità non solo di garantire i livelli di assistenza antecedenti all'emergenza Covid-19, che ha stravolto il modello organizzativo esistente, ma anche di programmare un piano di attività di recupero delle liste di attesa che risultano ulteriormente allungate, di fatto compromettendo il diritto di cura e alla salute dei cittadini della provincia di Frosinone.

Al Santa Scolastica di Cassino situazione allarmante all'ambulatorio di ematologia

"Una situazione allarmante è indubbiamente rappresentata dall'ambulatorio di ematologia del P.O. Santa Scolastica di Cassino - Spiegano in una nota Giovanni Salzano (Fp Cgil), Anselmo Briganti (Cgil) e Beatrice Moretti (Spi Cgil)
-  dove viene disattesa una disposizione della Direzione sanitaria aziendale, finalizzata proprio a ripristinare le due giornate di servizio previste e al contempo implementarle di una ulteriore giornata proprio per far fronte alla problematica dell' allungamento dei tempi di attesa, denunciata dagli scriventi.

L'emergenza Covid-19 ha dimostrato al Paese intero, che ha pagato un prezzo altissimo purtroppo in termini di vite umane, che la logica “ospedalocentrica” è sbagliata, essendo emersa la necessità di ragionare come sistema integrato, pertanto non ci sono servizi “di serie B”, che potrebbero aspettare. Ciò implica indubbiamente, che oltre alla fase di cura acuta, non bisogna trascurare l'attività ambulatoriale di cura, prevenzione e mantenimento, in una corretta ottica di presa in carico del paziente, che per avere delle risposte celeri non deve vedersi costretto a rivolgersi a servizi a pagamento.

Il centro prelievi trasferito da Sora ad Isola del Liri

Assolutamente urgente allora è dare la possibilità ai responsabili dei diversi ambulatori di pianificare le visite e le prestazioni, con l'obiettivo di riprendere l'attività pre covid e recupare le prestazioni arretrate. La CGIL non intende abbassare la guardia su questa problematica, rivendicando il ruolo centrale del SSN e contrastando qualunque logica che impedisce al cittadino il diritto di scegliere di farsi curare in una struttura pubblica, come ad esempio sta avvendendo ai cittadini del sorano per l'effettuazione dei prelievi, a causa del trasferimento irrazionale del centro prelievi dall' Ospedale “SS Trinità” di Sora ai poliambulatori di Isola del Liri, con contestuale assurda riduzione degli orari di accesso per il pubblico".

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