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Frosinone come il raccordo anulare, Riggi: "È tempo di agire"

I dati dell'Arpa sulle polveri sottili segnalano una situazione preoccupante. "L'Amministrazione comunale deve mettere in atto azioni concrete. È necessario aggiornare il piano urbano del traffico"

“A Frosinone negli orari di punta sembra di essere immersi nel traffico del raccordo anulare di Roma. Dopo l'ennesimo allarme ARPA sulle polveri sottili bisogna adottare soluzioni strutturali, anche intercomunali se necessario. Aggiornare il prima possibile il piano urbano del traffico cittadino”. 

Tempo di agire

Ad affermarlo è il consigliere comunale di opposizione, Daniele Riggi che interviene nuovamente su un problema più volte sollevato in passato, quello della viabilità del capoluogo ciociaro. Dopo la fase conoscitiva attuata grazie all'installazione della nuova rete di rilevazione delle polveri sottili, per il consigliere de Psi "è tempo che l'Amministrazione metta in atto anche delle misure operative e concrete. Lo smog non è certamente l'unica causa dell'inquinamento atmosferico ma in una città di ridotte dimensioni come la nostra, dove negli orari di punta si registra un traffico intenso, simile per certi versi a quello del raccordo anulare romano, il problema viabilità non può essere di certo trascurato".

Aggiornare il PUT

Tra le azioni da intraprendere Riggi evidenzia quella dell'aggiornamento del piano urbano del traffico: "se non erro quello della nostra città, risale al 2010, quindi a ben 8 anni fa; se consideriamo che va aggiornato ogni due anni abbiamo già accumulato un forte ritardo. Dal 2008, tra l'altro, ci sono stati molti cambiamenti in termini di viabilità e di nuove costruzioni, basti pensare che è stato costruito un nuovo stadio, l'ospedale è stato spostato, il mercato è stato spostato, la Monti Lepini ha subito una trasformazione radicale, e a breve cambierà radicalmente la fisionomia del quartiere Scalo, che in verità è stata già stravolta. 

Sicurezza stradale

Un piano urbano del traffico aggiornato, ci consentirebbe anche di agire con più facilità e più tempestività sulla sicurezza stradale, sulla segnaletica e sulla viabilità attraverso la ridefinizione delle zone residenziali e delle zone 30. Ci sono molti quartieri della città, infatti, che da troppo tempo richiedono interventi seri sulla sicurezza stradale e sul traffico veicolare. Penso ad alcune zone come via Cavoni, via San Giuliano e via Madonna delle Rose che sono attraversate tutti i giorni da mezzi di trasporto pesanti, ma anche a via Maria e ad altre vie che hanno seri problemi di sicurezza.

Commissione ad hoc

Un aggiornamento al più presto è quantomeno necessario; magari, senza spendere troppo in consulenze private esterne, si potrebbe valutare l'ipotesi di chiedere una collaborazione con le università del territorio, attraverso progetti o borse di studio per tesi e dottorati di ricerca. Chiederò, di nuovo, di convocare una commissione ad hoc almeno per riprendere la discussione su questo importante tema; spero che l'Amministrazione decida finalmente di affrontare un problema che non è più possibile rinviare. Oltre al piano urbano del traffico cittadino, bisogna anche cominciare a pensare a un tavolo inter-comunale sul traffico per valutare la situazione critica dell'area del frusinate; il problema oramai ha assunto una dimensione provinciale, quindi è necessario progettare anche con i comuni limitrofi una nuova viabilità provinciale che possa alleggerire il traffico sul comune capoluogo".

S.V.

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