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Suicidi al Multipiano, l'Associazione A.M.A. si rende disponibile a contribuire economicamente alla realizzazione di barriere e reti metalliche

Venerdì 10 settembre, in occasione della Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio, l'Associazione ha organizzato un incontro per sensibilizzare le istituzioni e la comunità sui temi della prevenzione del suicidio giovanile e dell'importanza della vita

In occasione della Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio l’Associazione A.M.A. (Auto Mutuo Aiuto) Ceprano e Provincia di Frosinone ha organizzato un incontro per sensibilizzare le istituzioni e la comunità sui temi della prevenzione del suicidio giovanile e dell'importanza della vita.

Lo scopo della nostra Associazione è quello di offrire sostegno alle persone in difficoltà, dando ascolto a chi ha pensieri suicidari, oppure a chi ha perduto un caro per suicidio, sollecitando consapevolezza e responsabilità nella comunità. Far conoscere i luoghi e le Associazioni esistenti sul territorio, e che lavorano con lo scopo di non far sentire soli coloro che proprio nella solitudine perdono la speranza. Il primo traguardo da raggiungere è che le persone possano chiedere aiuto in maniera semplice e consapevole.

Gli obiettivi dell'Associazione

Per questo motivo l’Associazione A.M.A. di Ceprano favorisce l’attivazione di gruppi di auto mutuo aiuto sull’elaborazione del lutto da suicidio. Essa ha una help line pronta a dare ascolto, accoglienza e disponibilità agli interessati. Tutto ciò con la speranza di portare serenità nell’animo di chi ci contatta, aiutando coloro che vivono nel dolore per la perdita di un proprio caro, organizzando corsi per facilitatori di gruppi A.M.A., seminari per l’elaborazione del lutto, convegni sulla prevenzione del suicidio, incontri nelle scuole e formazione degli insegnanti, che possano così riconoscere subito eventuali segnali di disagio esistenziale nei propri studenti. L'informazione più importante sul suicidio è che nella maggior parte dei casi può esso essere prevenuto.

Il suicidio è ancora oggi un argomento sensibile, per questo motivo è importante fornire le informazioni giuste, sfatando falsi miti che ruotano intorno a esso che è ancora uno dei tabù più radicati nella nostra società. Parlare di suicido suscita sempre riluttanza persino tra gli operatori della salute, essendo un tema in gran parte ancora poco conosciuto. Molti credono che chi si suicida lo faccia perché soffre di depressione, e che essa non sia una malattia curabile. E troppo spesso si crede che chi decide di suicidarsi poi alla fine non lo faccia.

Bisogna iniziare a fare informazione seria e abbattere false credenze. La maggior parte delle persone a rischio suicidio vorrebbe vivere ma non riesce a ritrovare, dentro di sé, alternative possibili ai propri problemi. Molti lanciano segnali chiari del loro intento
suicidario, messaggi che vanno però recepiti e compresi, e troppo spesso gli altri non riescono a cogliere questi segnali silenziosi, oppure non sanno come rispondere alle richieste d’aiuto. Parlare tutti insieme di suicidio non induce nell’altro un proposito suicidario; al contrario la persona in crisi si sente così sollevata da questa opportunità che le viene offerta di un contatto empatico, profondo e condiviso, perché chi soffre ha bisogno di trovare qualcuno in grado di ascoltarlo, comprenderlo e
aiutarlo.

Altro punto per noi centrale è come viene gestita e diffusa, da parte dei mass media, l’informazione di un tentato suicidio, o di un avvenuto suicidio. Troppo spesso, infatti, essi trattano i casi di suicidio in maniera superficiale. Le norme deontologiche indicano chiaramente con quanta cautela dovrebbero al contrario essere esposti questi casi, soprattutto per non provocare fenomeni
emulativi. In tal senso i dati forniti dall'Organizzazione Mondiale della Sanità dimostrano come parlare di suicidi in modo non adeguato faccia aumentare il numero delle persone che poi decidono di togliersi la vita, raccomandando inoltre di tenere al riparo familiari e parenti da un’inutile e crudele pubblicità, già provati da un così forte dolore.

"Come associazione ci rendiamo disponibili a contribuire economicamente alla realizzazione di barriere e reti metalliche al Multipiano"

Per questo, a parte pochi casi dove il diritto/dovere di cronaca prevale sul rispetto della privacy, non dovrebbero essere divulgate le generalità, se trattasi di minorenni, di chi ha deciso di togliersi la vita, oppure altri particolari sensibili che rendano il suicida identificabile, nel pieno rispetto della persona, che è uno dei cardini della professione, come ricordato dai principi della Carta dei doveri del giornalista. Nei casi in cui prevalga il diritto/dovere di cronaca sarebbe comunque utile ricordare quei servizi che il territorio può offrire per aiutare chi vive situazioni di estremo disagio.

Il 4 ottobre 2020 fui contattata da un’Associazione per una giornata di pulizia 1 nella zona attorno al Multipiano di Frosinone. Accettai con piacere perché potei anche parlare della nostra Associazione, cercando di sensibilizzare i gestori del Multipiano nel cercare di mettere in sicurezza l’edifico, già teatro in passato di tre suicidi. A distanza di pochi mesi si registra infatti un nuovo
suicidio.

Ci sono fin troppi “luoghi della morte”, e siamo tutti consapevoli che installare reti o telecamere non sarà la soluzione perfetta, ma solo un deterrente, anche se ciò può comunque essere utile. Come Presidente dell’Associazione A.M.A. di Ceprano ci rendiamo disponibili a contribuire economicamente alla realizzazione di barriere e reti metalliche. In alcune Regioni viene raccomandata la massima attenzione nel trattare notizie di questo genere, e su questo delicato argomento nel 2008 anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha emanato le Linee Guida per i giornalisti, dal titolo La prevenzione del Suicidio: Suggerimenti
per i professionisti dei media.

L'incontro del 10 settembre

locandina 10 settembre-2

L’incontro da noi organizzato quest’anno vorrebbe essere un modo per infondere fiducia e speranza, un simbolo forte di presenza e vicinanza, un tendere la mano a coloro che stanno attraversando un periodo negativo della propria esistenza, un disagio intenso, sentendosi spesso da soli a affrontarli. Ma anche a chi si percepisce fragile e vulnerabile, a chi considera il suicidio come l’unica modalità rimasta per porre fine a un dolore sempre più intollerabile.

L’ incontro di venerdì avviene in collaborazione con la presentazione del libro di poesia L’affetto Instabile di Irene Carlevale e Alessia Lombardi, con momenti dedicati alla lettura di alcune poesie e all’ascolto delle melodie del gruppo vocale ‘Three Harmonious Voices’. Vi aspettiamo.

I contatti dell'Associazione: e-mail: info@amaceprano.org; sito web www.amaceprano.org. Tel. 0775 1692092 Cell 340 1424821

Articolo di Stefania Casavecchia

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