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Tav Frosinone-Roma, abbonamento mensile: 60 euro in più rispetto al Metrebus, ma senza mezzi

Orari e portafogli permettendo, si può pagare un sovrapprezzo per metterci mezz'ora in meno ed evitare disagi e ritardi sul Regionale. Non è un treno per pendolari, ma per tanti può diventarlo. Più studenti che lavoratori, specie se non usano metro e bus

Marco Barzelli 12 giugno 2020 18:30

La fermata Tav Frosinone, che sarà ufficialmente attiva domenica 14 giugno alle 6.34 e inaugurata nel pomeriggio con la cerimonia istituzionale estesa fino all’omologa di Cassino, è ovviamente un trampolino di lancio verso Napoli e soprattutto il Nord Italia (Firenze, Bologna, Reggio Emilia e Milano) e, visto il Consorzio Frosinone Alta Velocità, un’iniziale occasione di sviluppo socio-economico del Capoluogo e dell’intera Ciociaria prima della realizzazione della vera e propria Stazione ad Alta Velocità nei pressi del casello autostradale di Ferentino.

Chi lo ha detto, però, che il Frecciarossa non può essere anche un treno per pendolari? Sul sito di Trenitalia, infatti, è possibile sottoscrivere un abbonamento mensile in seconda classe da 168 euro per viaggiare dal lunedì al venerdì tra Frosinone e Roma Termini, con partenza alle 6.33, arrivo alle 7.15 e, tra le 17.00 e le 17.41, anche il ritorno in 41 minuti. Potrebbe avere fatto già fatto cambiare idea anche a molti che hanno deciso in questi anni di prendere in affitto un posto letto nella Capitale per motivi lavorativi e di studio.

Fermate Tav Frosinone e Cassino: i costi dei biglietti lungo la tratta Milano-Roma-Napoli

Orari e portafogli permettendo, più gli studenti che i lavoratori – visto che l’abbonamento annuale non è fattibile con l’Alta Velocità e con quello del Regionale pagano 688.40 euro – possono decidere se continuare a pagare un mensile da 108.50 euro, tra i consueti disagi e ritardi che spesso allungano oltremodo il viaggio da un’ora e un quarto sulla tratta Roma-Cassino, oppure pagare un sovrapprezzo di 60 euro, per l’esattezza 59 euro e 50 centesimi, e metterci sempre – quasi sicuramente – circa 35 minuti in meno.

Non è per tutti, ovviamente, ma per molti pendolari sì. Quelli che come gli universitari della Sapienza e altri “fortunati”, una volta a Termini, non sono costretti a prendere anche metro e autobus, le cui tariffe sono comprese nell’abbonamento integrato Metrebus Lazio – assieme ai costi del Treno Regionale – ma non, ovviamente, nel periodico della Tav. In caso contrario, bisognerebbe accettare di pagare anche l’abbonamento mensile da 35 euro per i mezzi del trasporto pubblico di Roma. Ciò significherebbe, dunque, pagare non 168 euro bensì 203 euro al mese. La comodità, in fin dei conti, ha il suo prezzo e non tutti, purtroppo, possono permetterselo.