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Martedì, 16 Aprile 2024
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Dal Prefetto una medaglia in ricordo del poliziotto Giuseppe Corbo, vittima delle foibe

Mercoledì sono stati ricordati migliaia di uomini, donne e bambini barbaramente uccisi e poi gettati nelle foibe dalle milizie di Tito, colpevoli solo d’essere italiani. Tra questi vi era anche il poliziotto Corbo

Nella mattinata odierna, in occasione delle celebrazioni per il Giorno del Ricordo, il Prefetto di Frosinone S.E. Ignazio Portelli ha consegnato una medaglia in ricordo della Guardia di Pubblica Sicurezza Giuseppe Eugenio Corbo, vittima delle foibe, al pronipote Massimo Imbriglio.

Oggi vengono ricordati migliaia di uomini, donne e bambini barbaramente uccisi e poi gettati nelle foibe dalle milizie di Tito, colpevoli solo d’essere italiani. Tra questi vi era anche il poliziotto Giuseppe Corbo.

Del giovane agente non si conoscono molti particolari. Nato a Conca della Campania, in provincia di Caserta, il 16 settembre 1918, ultimo di tre fratelli, appena neonato rimase orfano nello stesso giorno di entrambi i genitori, stroncati dall’epidemia di influenza Spagnola. Cresciuto da alcuni parenti, si arruolò prima come artigliere dell’esercito e poi nel 1941 nelle fila dell’allora Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza.

Fu assegnato alla Questura di Fiume, dove probabilmente collaborò anche con l’ultimo Questore della città istriana, Giovanni Palatucci, di cui oggi ricorre l’anniversario della morte, avvenuta il 10 febbraio 1944 nel campo di concentramento di Dachau.

Da una ricostruzione storica effettuata attraverso la consultazione di una serie di documenti da cui emergono sporadiche notizie del giovane poliziotto, si ritiene che lo stesso fu catturato dalle avanguardie titine, insieme ad altri poliziotti, presso la Questura di Fiume, tenuto prigioniero fino a quando i soldati di Tito non lo assassinarono presumibilmente nella strage di Grobnico il 16 giugno 1945. Il suo corpo fu gettato in una foiba e non fu mai ritrovato. Il giovane non diede più notizie di sé ai suoi fratelli Vincenzo e Marianna, che per tutta la loro vita non smisero mai di cercarlo. Solo nel 2019, grazie al lavoro svolto per la ricostruzione dei fatti da una associazione di Trieste si conosce la fine del poliziotto che morì a soli 27 anni.

Nel 2019 il Presidente Mattarella, alla presenza del Signor Capo della Polizia Prefetto Franco Gabrielli, consegnò ai nipoti di Giuseppe Corbo una medaglia in memoria del loro congiunto. Quest’anno la cerimonia di consegna si svolge anche a Frosinone, provincia nella quale risiede il pronipote Massimo Imbriglio.

Il nostro impegno è quello di tenere viva la memoria di quanti, anche vestendo la divisa della Polizia di Stato, diedero la vita per la Patria.

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