Giovedì grasso in Ciociaria, leggende, usanze e tradizioni
Non solo martedì grasso e "festa della radeca". Dalla corsa degli Bàrbere alla caccia alla bufala uno sguardo alle antiche usanze per festeggiare il giovedì grasso
Il Carnevale è sempre stata una festa molto sentita e ricordata non solo dai bambini! Specialmente in Ciociaria ed a Frosinone il Carnevale assume una connotazione del tutto speciale ed è una tra le date più importanti dell'anno.
Il nome "giovedì grasso"
A segnare l'inizio del periodo clou del Carnevale è il Giovedì Grasso, ma cos'è e perché si chiama così?
Il Giovedì Grasso è il giorno che dà il via ai festeggiamenti di Carnevale che terminano il martedì grasso, l'ultimo giorno di Carnevale (tranne che per il rito Ambrosiano a Milano e dintorni). Il Martedì grasso precede il Mercoledì delle Ceneri che segna l'arrivo della Quaresima di Pasqua, tradizionalmente periodo di digiuno. Ecco perché l'espressione "grasso", secondo la tradizione infatti è questo il periodo dell'anno in cui era consentito mangiare cibi prelibati e "grassi" come i dolci o la carnr prima dei quaranta giorni di Quaresima e di digiuno e sacrificio. I giorni di Carnevale sono quindi i giorni dell'abbondanza prima dell'astinenza quaresimale. Come il Carnevale e la Pasqua, anche il giovedì grasso è una festa mobile infatti cambia ogni anno. Anche tutte le altre date legate al Carnevale e alla Quaresima, il Martedì Grasso e il Mercoledì delle Ceneri, cambiano sempre perchè tutte dipendono da quando si celebra la Pasqua.
Tra leggende, avvenimenti storici e antiche tradizioni in Ciociaria si sviluppa non solo la tipica “Festa della Radeca” il giorno di martedì grasso a Frosinone ma anche la tradizione del Giovedì grasso.
La corsa degli Bàrbere
Anticamente a Frosinone si svolgeva in questa ricorrenza la famosa corsa dei cavalli senza fantino, la corsa degli Bàrbere, con partenza da piazzale Vittorio Veneto o dalla Madonna della Delibera e arrivo a S. Antonio.
Caccia alla Bufala
Fino all’inizio del secolo Morolo, Ceccano e Pofi, erano i protagonisti di un’altra usanza a dir poco spettacolare in auge il giorno del martedì grasso: la "Caccia alla Bufala", una giostra popolare simile alle corride spagnole. Un tratto della strada principale dei paesi veniva sbarrato e vi veniva portata una bufala, incitata e sollecitata da gruppi di giovani che agitavano drappi rossi di stoffa e che la pungolavano con lunghe pertiche appuntite, proprio come si fa in Spagna con il toro nell’arena. La bestia, atterrita per il clamore della folla ed aizzata dai giostratori disturbatori, si scagliava contro gli stessi che cercavano scampo arrampicandosi sulle palizzate create per l’occorrenza. Quando la bestia, infuriata, stava per raggiungerli, veniva distratta da altri giovani. In questo modo i giostratori e la povera bufala correvano su e giù lungo la strada. Finita la "giostra", l’animale veniva ucciso e la carne era distribuita a tutti i paesani in festa.
Il programma a Frosinone
Quest'anno il giovedì grasso cade l'8 febbraio e, da programma, alle ore 17 nella Villa Comunale ci sarà il teatro dei burattini; alle ore 20 al nuovo Teatro Vittoria, lo spettacolo teatrale a cura del Ricciolab, laboratorio teatrale dell’ Istituto Comprensivo FR3 dal titolo: “In nome del popolo frusinate: un generale sotto accusa”. Mentre alle ore 21: “Le serenate del Generale”, itinerante, presso i locali del centro storico.