Guerra in Ucraina, l’ex Frosinone Vasyl Pryyma in prima linea per aiutare bambini ed esercito
Il difensore che ha collezionato con la maglia del Leone 23 presenze tra Serie A e Serie B: “L’Ucraina vincerà sicuramente, perché il bene vince sempre sul male”
La guerra in Ucraina, ovviamente, sta cambiando la vita di tutti noi, specialmente di chi, suo malgrado, è costretto a vivere questa situazione in prima persona. La solidarietà sta coinvolgendo il mondo dello spettacolo e quello dello sport, con molti atleti ucraini che sono passati da gareggiare nelle Olimpiadi di pochi mesi fa ad aiutare le persone in difficoltà o addirittura l’esercito. Cosa che sta facendo anche l’ex calciatore di Torino e Frosinone Vasyl Pryyma.
“Al momento sono nell’Ucraina occidentale – ha affermato l’ex difensore giallazzurro in esclusiva ai nostri taccuini – non abbiamo ancora combattimenti vicino a Lviv. Sto facendo il volontario, aiuto i bambini, le persone in difficoltà e il nostro esercito nei punti caldi. All’Italia dico di sostenerci con la preghiera e di aiutare le persone che arrivano da voi in cerca di rifugio. L’Ucraina vincerà sicuramente, perché il bene vince sempre sul male”.
++++Aggiornamento ore 10:00 13 marzo 2022++++
L'ex difensore del Frosinone ha contattato la nostra redazione per chiedere sostegno alla sorella che sta raccogliendo materiale, come i kit di pronto soccorso, per sostenere il popolo ucraino: "Mia sorella, che lavora in Italia, farà partire tra martedì 15 e mercoledì 16 marzo, una vettura da Selva di Val Gardena, che trasporterà materiale di primo soccorso fino ai confini tra Polonia e Ucraina, materiale che poi sarà distribuito alla popolazione ucraina. Chiedo aiuto al popolo italiano, se possibile, nel dare più supporto possibile a mia sorella e nel recuperare questo tipo di materiale".
Purtroppo i combattimenti, domenica 13 marzo, sono arrivati anche a Lviv, città in cui vive Pryyma. Lo stesso ex giallazzurro ci ha inoltrato le foto (in basso) della situazione attuale della sua città. "Quando suonano le sirene ci nascondiamo negli scantinati -ci racconta Vasyl - Noi restiamo, ma donne e bambini presto scapperanno all'estero".