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L'arriverderci al gas

La Klopman passa al gpl senza Via fino alla fine della crisi energetica

La Regione Lazio autorizza l'arrivederci al gas del colosso dei tessuti a due condizioni: stesse emissioni e variazione per la sola durata del periodo di emergenza. Non serve la Valutazione di impatto ambientale

La Klopman International di Frosinone, leader europeo nella produzione di tessuti in policotone, è stata autorizzata dalla Regione Lazio a passare dal gas naturale al gas di petrolio liquefatto fino alla conclusione della crisi energetica. Il colosso è passato al contrattacco. Nel prossimo inverno i prezzi del gas in Europa potrebbero aumentare addirittura del 60%. Non è mancata l’istanza di verifica di assoggettabilità alla Via (Valutazione di impatto ambientale) ed è andata a buon fine.

Il progetto, senza tirare troppo per le lunghe, vuole “fronteggiare le conseguenze energetiche dovute all’attuale scenario politico internazionale facendo seguito alle dichiarazioni del governo italiano per quanto concerne le criticità nell’immediato futuro nell’approvvigionamento energetico”. Così tante da vedere involuzioni della transizione ecologica, che punta alla decarbonizzazione.

Non dovrà in ogni caso trascorrere più di un anno, però, dall’attivazione del nuovo assetto dell’industria di via Armando Vona, prima di tornare ai prezzi pazzi del gas. Di certo potrebbe dare il via alle danze, visto che si scavalca parecchia burocrazia. La Direzione regionale Ambiente, per via della temporaneità della variazione, ha stabilito che non dovrà essere assoggettata a un nuovo procedimento di Valutazione di impatto ambientale (Via). Si parla di un procedimento che dovrebbe giudicare in tre mesi gli effetti di un progetto sull’ambiente. Frequentemente, però, trascorrono anni.

La Klopman passa dal gas al gpl

L’istanza della Klopman era stata presentata lo scorso 30 giugno ai sensi del Testo unico in materia ambientale. “Per le modifiche, le estensioni o gli adeguamenti tecnici finalizzati a migliorare il rendimento e le prestazioni ambientali dei progetti - recita il comma 9 dell’articolo 6 - il proponente, in ragione della presunta assenza di potenziali impatti ambientali significativi e negativi, ha la facoltà di richiedere all’autorità competente, trasmettendo adeguati elementi informativi tramite apposite liste di controllo, una valutazione preliminare al fine di individuare l’eventuale procedura da avviare”.

Si prevede di utilizzare il combustibile nei due impianti termici destinati alla produzione di vapore (circa 22 tonnellate all’ora) per il fabbisogno dello stabilimento. A ruota l’installazione di un deposito di Gpl costituito da quattro serbatoi fuori terra e di due nuovi impianti termici a servizio dei quattro vaporizzatori di gpl con emissioni convogliate ai nuovi punti.

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