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Lezione green da ‘Speranza’, la foto che evidenzia due dei problemi di Frosinone diventa virale

Lo scatto “racconta” e “rivela” due delle problematiche del Capoluogo ciociaro

“Una bella fotografia racconta una storia, rivela un luogo, un evento, uno stato d'animo, è più potente di pagine e pagine scritte”, afferma la famosa scrittrice latinoamericana Isabel Allende.

E la foto scattata da Laura Collinoli e condivisa anche dalla famosa pagina satirica della Ciociaria ‘Siluerie’ “racconta” e “rivela” Frosinone. La foto “racconta” una mattinata come tante del Capoluogo ciociaro, con le macchine in coda per centinaia e centinaia di metri, e la triste abitudine dei ciociari nell’utilizzare sempre e comunque il proprio mezzo di trasporto, anche per fare pochi metri. La foto “racconta” anche la storia di una ragazza – chiamata ‘Speranza’ dalla pagina ‘Siluerie’ – che va a scuola ogni mattina in bicicletta, ma lo fa passando in mezzo alla strada, perché questa città, per conformazione ma anche per cultura, ha pochissime piste ciclabili.

“Incrocio questa ragazzina quasi ogni giorno – scrive Laura Collinoli pubblicando la foto -  È meravigliosa. Dovreste vedere il suo viso quanto è bello, incorniciato da una massa di riccioli chiari. Lei sa che la nostra città è ostile alle biciclette, per conformazione ma anche per cultura. Lo sa perché lo vede ogni giorno. Vede che solo lei va a scuola in bicicletta. Eppure continua a pedalare, tutte le mattine, con il suo zainetto sulle spalle. Ogni mattina mi strappa un sorriso che profuma di speranza.

Speranza, proprio il nome “dato” alla ragazzina dalla pagina ‘Siluerie’: “Questa ragazzina si chiama Speranza. No, non è vero. Si chiamerà diversamente – scrive la famosa pagina social di Frosinone -  Eppure le starebbe bene il nome Speranza. Le si addice. Speranza ogni mattina va a scuola in bici. E se ne frega che la strada sia in salita. Se ne frega dello smog delle auto incolonnate con dentro adulti che imprecano perché è tardi e adolescenti che smanettano sui loro cellulari già alle 8 del mattino.  Magari qualcuno la guarderà anche strano. Ma Speranza se ne frega e va, in sella alla sua bicicletta ed è felice. È felice di pedalare ma non può permettersi distrazioni perché non è su una ciclabile. È triste ammetterlo ma questa città ne è sprovvista. Cioè, sì ne ha di piste ciclabili. Ma sono lunghe trecento metri e ci puoi girare solo dentro una specie di parco.  Speranza se la guardi bene ti fa sentire anche un pochino in colpa, quindi.  E ti fa sorgere domande. La speranza che qualcosa cambi in questa città. Che diventi più attenta, accessibile, green, sostenibile. Che poi, che bello deve essere uscire di scuola e correre incontro alla tua bici sapendo che al ritorno la strada verso casa è in discesa?”.

Una foto che “rivela” i problemi di questa città e che, comunque, “racconta” che ancora c’è, per fortuna, ‘Speranza’.

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