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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Niente bonus mobilità per i cittadini di Frosinone

Lo sconto di 500 euro per l'acquisto di bici convenzionali e a pedalata assistita, monopattini e altri mezzi per la micromobilità urbana andrebbe alle città con più di 50 mila abitanti. L'appello di Legambiente

La Ministra dei Trasporti Paola De Micheli ha annunciato nei giorni scorsi l'inserimento di incentivi alla mobilità dolce nel prossimo decreto del Governo con le misure per affrontare l'emergenza economica causata dal coronavirus. In particolare, si parla di un bonus fino a 500 € per l'acquisto di bici convenzionali e a pedalata assistita, monopattini e altri mezzi per la micromobilità urbana. Si tratterebbe di un contributo sotto forma di sconto anticipato dai rivenditori e poi a questi restituito dallo Stato, sulla base del meccanismo collaudato dei bonus per la rottamazione delle auto. In questo caso però lo sconto non sarebbe condizionato, ma avrebbe l'unica limitazione che ad usufruirne sarebbero i residenti delle città
con più di 50.000 abitanti.

"Dopo il danno incalcolabile dell'impatto sanitario sofferto da una delle città più inquinate d'Italia, arriverebbe dunque per i cittadini frusinati anche la beffa di non poter beneficiare di questo importante incentivo, che costituisce uno degli stimoli necessari a far sì che la tanto attesa ripartenza avvenga sotto il segno della sostenibilità. Peraltro - spiega in una nota Stefano Ceccarelli Presidente Circolo Legambiente “Il Cigno” di Frosinone APS - la beffa suonerebbe ancora più amara se, come si vocifera, queste nuove misure saranno sostitutive di quelle previste dal Decreto Clima dell’ottobre scorso, che è ancora mancante dei decreti attuativi. Perché mentre quelle riconoscevano gli incentivi ai residenti nelle città oggetto di infrazione comunitaria per il superamento dei limiti per la qualità dell'aria, le agevolazioni in arrivo, oltretutto decisamente più appetibili delle precedenti, saranno svincolate da parametri ambientali.

Paradossalmente, si vorrebbe giustificare una tale scelta in nome della riduzione dell'inquinamento osservata nel periodo di lockdown, senza pensare che l'assenza di incentivi tangibili all'uso di mezzi alternativi alle vetture a motore endotermico riporterebbe città come Frosinone esattamente al punto di partenza, ovverosia all'incubo degli sforamenti ripetuti dei livelli delle polveri sottili con cui i frusinati sono costretti a convivere da decenni.

Per scongiurare che ciò che oggi viene prospettato si realizzi, il Circolo Legambiente di Frosinone rivolge un appello urgente ai parlamentari eletti nel territorio, alle forze politiche locali e a tutti gli stakeholder coinvolti affinché intervengano sul Governo per emendare il testo del decreto, così che le agevolazioni previste vengano estese ai residenti nelle aree con criticità ambientali secondo i criteri previsti nel precedente bonus mobilità tuttora inattuato. Ci auguriamo di trovare ascolto e di vedere all’opera tutti coloro che hanno il potere di incidere sulle decisioni che stanno per essere assunte. È in gioco il bene di un territorio che non può permettersi di rinunciare a quegli stimoli in grado di tenere in piedi sostenibilmente l'economia locale e di migliorare la qualità dell'ambiente e della vita dei suoi abitanti".

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