Piglio, presentata nuova cantina Massimi con vini di altissima qualità
In una bella serata nel centro storico è stata anche l'occasione per far conoscere la nuova Dmo tra Piglio e Valmontone
La Dmo tra Valmontone e Piglio parte con la presentazione di un importante cantina della cittadina del nord della Ciociaria che ha presentato ad un vasto pubblico la rinnovata struttura sotto il castello basso e dove sono stati presentati i pregiati vini Massimi.
È stata questa, anche l’occasione, da parte del Comune di Piglio rappresentato dal Sindaco Mario Felli e dal consigliere con delega al turismo Matteo Celletti e dall'assessore alle politiche agricole Francesco Fontana ed altri amministratori di donare ai presenti l’importante libro della storia del loro paese di Massimo Felli.
Una nuova ed importante cantina nata dall’amore per il proprio paese di Franco Massimi (industriale edile del posto con circa 350 dipendenti che opera in tutta Italia) che nel breve volgere di 5 anni ha saputo mettere su una grande azienda di 30 ettari, con diversi appezzamenti di terreni e essere una delle maggiori cantine sul territorio del Cesanese del Piglio D.O.C.G. Peraltro ha acquistato anche la Cantina Salvatori del castello Basso, portando innovazione legata però alla tradizione, per presentare al pubblico i suoi vini Buttuti (Cesanese del Piglio), Castrum Lileum ed Herna (Cesanese DOCG Superiore), Cispio (Cesanese del Piglio Superiore Riserva), nonché la passerina spumantizzante del frusinate IGT, il MCMXXVII altro vino spumante tratto sempre dalla Passerina e la classica Passerina igt. Vini di alta qualità che possono accompagnare l’intero pasto dall’antipasto al dolce.
A dare manforte a Massimi anche il presidente della cantina sociale del Piglio Luca Sbardella che ha evidenziato molto bene questa nuova azienda. Il sindaco Avv. Mario Felli ha introdotto la serata ringraziando Franco Massimi per aver rilanciato il fiore all’occhiello della città ossia il vino Cesanese del Piglio, poi è toccato all’assessore Fontana che ha illustrato la Dmo ed ha annunciato importanti iniziative per quest’anno al fine del rilancio del paese e dei prodotti locali. Poi il bellissimo racconto del Prof. Alessandro Brizzi che ha rifatto la storia del Cesanese che in passato è stato il vino dei papi Bonifacio VIII ed Innocenzo III. Un vino che arriva da molto lontano e che si produce solamente in determinate condizioni e due sono i paesi Piglio e Serrone da cui è nato questo Cesanese.