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Sabato, 20 Aprile 2024
Attualità Paliano

Paliano, nuova vita per i bar e per il ristorante il Laghetto all'interno della Selva

La GEA srl, la società che ha acquistato all'asta l'ex parco uccelli, ha presentato alla Regione i progetti per ripristinare le funzionalità dei punti ristoro all'interno del monumento regionale

Nella Selva di Paliano è tornata a scrosciare l’acqua e la "Fontana del Cardellino" è tornata a darne un filo al pubblico. I pericolosi alberi del parcheggio dell’ex parco uccelli, finalmente, sono stati potati grazie ai privati. Intanto, nella proprietà della Regione Lazio il degrado aumenta giorno dopo giorno sia nel vecchio borgo, ma anche in tutti gli altri ettari di terreno lasciati incustoditi e senza neanche una piantagione.

Anno nuovo, problemi vecchi

E’ questo, in breve, il quadro che si presenta anche nel nuovo anno a chi si avvicina camminando tra le strade del "finto" Monumento naturale che, invece, è sempre stato un Monumento innaturale perché realizzato dall’uomo e per la precisione dal Principe Antonello Ruffo di Calabria che nel farlo, oltre 40 anni fa, ha "spostato" colline ed ha creato dei laghi artificiali.

Dalla Regione progetti a rallentatore 

Intanto, la nuova proprietaria della parte del parco venduta all'asta fallimentare la GEA srl, che non è quella che raccoglie l’immondizia a Paliano, ha presentato alla Regione Lazio i progetti per la ristrutturazione dei due bar e del ristorante “Il laghetto”, ma sembrerebbe che questi stiano incontrando delle difficoltà per essere approvati perchè i vincoli del Monumento Naturale regionale non sono facili da superare. Cosi facendo, però, si "tagliano" le ali ai privati che vogliono investire per riportare il turismo ed il lavoro in questa zona della Ciociaria.

Il flusso d’acqua  

Ma torniamo al bel flusso d’acqua tornato a scorrere all’interno del parco anche se i laghetti sono ancora un tantino al di sotto dei livelli antecedenti alla secca estiva, ma le incessanti piogge degli ultimi giorni del 2017, hanno comunque riportato un tantino di flusso perché in una delle sette fontane del cardellino ha ripreso ad uscire un filo d’acqua (foto in basso). 

I cacciatori irresponsabili 

All'interno del parco verde i cormorani e gli aironi bianchi  sono tornati a volare ma c'è il problema dei cacciatori di frodo che non rispettano il limite dei 500 metri di distanza dai confini del Monumento naturale e che non sono controllati da nessuno. La speranza è che la prossima giunta Regionale tenga a cuore veramente, e non come fatto da Zingaretti e dal suo "finto" scudiero Alfieri, il futuro di questo polmone verde a cavallo delle due provincie di Frosinone e Roma e che metta il privato nelle condizioni migliori per rilanciare l'intera area anche perchè entro la primavera prossima si vorrebbe riaprire il parco al pubblico.

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