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Il ricordo della storica visita in Ciociaria di Papa Francesco ad un anno di distanza

Il racconto del cappellano militare Don Luigi che accolse il Pontefice in carcere e con il quale celebrò la Santa messa

Sono passati già 12 mesi dalla bellissima visita di Papa Francesco in Ciociaria. Una giornata storica non solo per Paliano ma per l'intera comunità ciociara che si strinse intorno al Pontefice arrivato, di pomeriggio, al carcere di massima sicurezza accolto da un bagno di folla.

Il racconto di Don Luigi

Ad un anno di distanza vogliamo pubblicare il breve racconto di don Luigi, il cappellano militare di allora che lo accolse in carcere ed al quale il Santo disse: “celebrerò la Santa Messa per Te”  dopo aver appreso che il sacerdote di Paliano aveva appena compiuto i 48 anni di sacerdozio. “Anch’io - gli disse Papa Francesco - quest’anno festeggio i 48 anni, ma a dicembre”, Don Luigi, prese la "palla al balzo" replicando: "allora quando festeggeremo i 50 anni lo dovremmo fare insieme".  “Certamente” ha risposto il Santo Padre.

Un giornata emozionante

Raccontare la storica giornata vissuta giovedì 13 aprile 2017 da Paliano e dalla tanta gente venuta da tutta la zona a nord della Provincia di Frosinone per vedere e salutare Papa Francesco sicuramente non è facile, vista l'emozione che ha suscitato in tutti noi. Giornata che era iniziata con la chiusura di tutti i tombini del percorso papale dopo il sopralluogo dei cani della polizia. Giornata che è filata via liscia grazie anche al duro lavoro degli uomini della Questura di Frosinone coordinati dal Dott.  Filippo Santarelli.

L’arrivo in Piazza d’Armi

Il Papa arrivò in Piazza d’Armi poco prima delle ore 16,00 e qui salutò uno ad uno tutti gli agenti della Polizia Penitenziaria, poi si recò nella sala dell’Unità d’Italia dove ad accoglierlo vi erano i detenuti in cerchio, Francesco li ha salutati uno ad uno. Dopo la Santa Messa, nell'omelia ha ricordato: "Dio ci ama fino alla fine, nonostante i nostri peccati. Il Signore, ha detto, sapeva che era stato tradito, che stava per essere consegnato da Giuda, ma ama “fino alla fine” e dona la vita “per ognuno di noi”: “Amare fino alla fine. Non è facile, perché tutti noi siamo peccatori, tutti abbiamo i limiti ed i difetti. Tutti sappiamo amare, ma non siamo come Dio che ama senza guardare le conseguenze, fino alla fine. E da l’esempio: per far vedere questo, Lui che era “il capo”, che era Dio, lava i piedi ai suoi discepoli". Il Papa, di seguito lavò i piedi a 12 detenuti tra i quali un mussulmano convertitosi al cristianesimo. Dopo l’incontro ci furono i saluti anche con gli altri detenuti malati di TBC tra la commozione di tutti di tutti i presenti.

Il Santo Padre commosso nel vedere tanta gente

Anche se fu una visita privata il Papa si emozionò nel vedere tanta gente che lo attendeva lungo la strada Palianese sin dall'uscita del casello autostradale ma soprattutto a ridosso della città dove erano state messe delle transenne, per "contenere" le  circa 10.000 persone arrivate in città ed un plauso va a Polizia di Stato, Carabinieri, Polizia Provinciale, Polizia Locale, Vigili del Fuoco e Protezione Civile  di Paliano e dei paesi vicini per quanto fatto durante la visita.

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