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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Supino, una petizione popolare contro i mega impianti fotovoltaici

Lo rendono noto Sandro Zuccaro e Luigi Fasanella che in qualità di promotori e sostenitori della petizione hanno raccolto già numerose firme

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FrosinoneToday

Petizione popolare contro l’installazione di mega impianti fotovoltaici su terreno agricolo. Parte l’iniziativa popolare volta ad assicurare la tutela del territorio supinese contro la realizzazione di mega impianti di pannelli fotovoltaici. Lo rende noto Sandro Zuccaro e Luigi Fasanella che in qualità di promotori e sostenitori della petizione hanno raccolto già numerose firme.

Il mega impianto fotovoltaico a terra che dovrebbe sorgere in località “Le Pantane “ e “Romoleto”, al quale si aggiungerebbe anche la dotazione dell’’impianto di “ viabilità interna e perimetrale”, “ accessi carrabili”, “ recinzione perimetrale”, “ sistema di illuminazione e videosorveglianza”, oltre alla realizzazione dei cavidotti interrati, imporrebbe un sacrificio territoriale e paesaggistico inaccettabile: coprirebbe una vastissima area agricola alle pendici del Comune di Supino di pregio trasformandola in una distesa di pannelli e data la posizione sarebbe visibile in un tutto il circondario.

I firmatari della stessa, pur essendo favorevoli alla Green Energy, dissentono totalmente dal progetto di alcune società che puntano a realizzare campi fotovoltaici di grandi dimensioni su terreni fertili che producono valore economico, sociale ed ambientale alla nostra comunità, anche alla luce della grave crisi economica che sta investendo l’Europa a causa della guerra Russa /Ucraina. Nella petizione si chiede alle istituzioni di investire sulle fonti alternative di energia senza dimenticare il ruolo dell’agricoltura e la bellezza del paesaggio che verrebbero compromessi dall’insediamento di centrali per la produzione di energia elettrica.

La Valle del Sacco, violentata nel passato dagli impianti industriali e dalla cementificazione selvaggia, rischia oggi di essere nuovamente minacciata da un ulteriore consumo del suolo, considerato che a breve nella stessa area, già occupato dal tracciato della TAV, sorgerà la futura stazione dell’alta velocità . Tenendo conto poi che lo Statuto Comunale vieta la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica di qualsiasi tipo, si chiede al Comune e alla Regione di individuare siti non idonei per i mega impianti fotovoltaici a terra, anche in considerazione del rischio idraulico e pericolosità del fiume Sacco durante le esondazione, e di indirizzare tale scelta sugli edifici o su aree industriali dismesse o da bonificare. Supino lì 18 marzo 2022

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