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Piglio, il laghetto di S. Giovanni Paolo II va salvato

Appello di Giorgio Alessandro Pacetti, storico locale, al neo presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e al ministro dell'agricoltura Francesco Lollobrigida

Il laghetto di montagna di Piglio, molto caro a S. Giovanni Paolo II, è stato oggetto di opere idrauliche realizzate, in località Cava, dalla Comunità Montana di Veroli nell’anno 2016. Con i fondi europei, infatti, sono state realizzate delle staccionate ecologiche di recinzione a protezione del laghetto; dove sono state installate delle panchine e dei tavoli in legno per il relax degli escursionisti; - delle opere idrauliche comprensive di un serbatoio in cemento armato interrato per deposito di acqua reflua proveniente dal soprastante fontanile, una stazione di pompaggio e una rete idrica di adduzione e di alimentazione del laghetto e di 3 fontanili realizzati nelle vicinanze del Santuario della Madonna del Monte e nel percorso contemplativo San Giovanni Paolo II.

Purtroppo, il fondale del laghetto è, un cola brodo, non trattiene il prezioso liquido proveniente dal fontanile situato alle vicinanze della Madonna del Monte a quota mille, per cui occorre una adeguata opera idraulica nel fondale.

L’acqua del laghetto dell’Inzuglio, negli anni precedenti, è servita non solo al beveraggio degli animali da pascolo (pecore, vacche cavalli, etc) ma anche agli elicotteri per spegnere gli incendi che si sprigionavano sul monte Scalambra.

Il laghetto è molto apprezzato e immortalato da migliaia di turisti, che vi si recano.

L’Amministrazione Comunale non avendo risorse per un recupero del laghetto mi rivolgo al neo presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e al ministro dell'agricoltura Francesco Lollobrigida per finanziare il progetto e l’opera idraulica con la nomina del Commissario straordinario.

Pacetti, con questa iniziativa, spera di salvare il laghetto dell’Inzuglio che costituisce un punto unico di ricreazione, di ristoro e di riconciliazione con la natura e con le sue bellezze approdando al “piano laghetti”, ideato dalla Coldiretti di Frosinone per contrastare la siccità che sta attanagliando l’agricoltura del Lazio.

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