La segnalazione, ecco perché le bollette dell’Acea a Piglio arrivano sempre in ritardo
Con accentramento della corrispondenza la posta dalla Ciociaria arriva a Fiumicino per poi tornare indietro
I disservizi postali sono come le ciliegie: una tira l’altra. Infatti, non c’è giorno che la stampa regionale non dedichi qualche rigo ai disservizi postali della più varia natura. A scendere in campo questa volta sono i pigliesi che si vedono addirittura recapitare le bollette delle utenze dell’acqua quando i termini di pagamento delle stesse sono già scaduti.
Se l’accentramento della corrispondenza nel centro di smistamento di Fiumicino può trovare una sua validità per i grandi numeri, non è così per i problemi che si verificano nei centri minori dove a volte le destinazioni sono a pochi chilometri dai mittenti e le missive potrebbero essere recapitate addirittura in un solo giorno.
Un esempio: l’ACEA ATO 5 di Frosinone, gestore del servizio idrico dei paesi del nord Ciociaria si vede inviare a Fiumicino i bollettini di riscossione di conto corrente che poi restano in giacenza nei vari uffici postali di raccolta (Fiuggi) senza essere poi recapitati a tempo debito a destinazione.
Bon solo: i disservizi portano all’accumulo nelle stesse date di una quantità consistente (rilevante) di pagamenti da effettuarsi entro pochi giorni, pena la mora, con conseguente disagio per le famiglie che devono sborsare ingenti somme non previste e che devono sopportare il sovraffollamento e il caos nei vari uffici postali. Sarebbe opportuno snellire il servizio senza che il cittadino incolpevole sia costretto a pagare more, interessi ed altro.
Giorgio Alessandro Pacetti