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Giovedì, 25 Aprile 2024
L'inchiesta

Processo ex vertici Acea, due imputati hanno chiesto di essere ascoltati

Nell'udienza prevista per il prossimo 28 marzo potrebbero non mancare colpi di scena. Sono 52 i Comuni che hanno ottenuto la Costituzione come Parte Civile

Falso in bilancio, frode nelle pubbliche forniture, ostacolo all’esercizio delle funzioni dell’Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente), peculato per il fondo vincolato relativo alla depurazione, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente in fase di affidamento degli incarichi di progettazione e collaudo, e reati tributari circa le imposte sui redditi 2014-2017.

Questi reati contestati a vario titolo a nove indagati nell’universo di Acea Ato 5: gli ex amministratori delegati di Acea Ato 5 Luca Matrecano (ottobre 2007-marzo 2010), Paolo Saccani (aprile 2015-ottobre 2016) e Stefano Magini (ottobre 2016-2017), i revisori dei bilanci Alessandro Fischetti (Ernst & Young, 2015/2016) e Giulio Grandi (PricewaterhouseCoopers, 2017), il già presidente del collegio sindacale Amedeo Liberatori (fino al bilancio 2017), i sindaci effettivi Luigi Ceccarelli Germana Concetti e il responsabile 2014-2017 della Sto Ato 5 (Segreteria tecnico operativa). Ieri davanti al Gup di Frosinone si è te nuta un'altra udienza nel corso della quale sarebbe emerso che il processo verrà celebrato a Frosinone e non Roma o Cassino come ipotizzato in precedenza. Due dei nove indagati hanno chiesto di poter essere ascoltati in sede di dibattimento il prossimo 28 marzo. La decisione del Gup potrebbe arrivare nella stessa giornata. 

Nel procedimento contro gli ex vertici di Acea saranno parti civili l’Autorità di ambito territoriale ottimale, 52 Comuni dell’Ato 5, due associazioni e una società privata. Nella lista, tra le altre, Frosinone e Cassino (tutelato dall'avvocato Giancarlo Corsetti) nonché Ceccano, capofila dei comuni che sottoscrissero la rescissione del contratto con il gestore del servizio idrico, questione da tempo approdata al Consiglio di Stato.

Il Giudice delle indagini preliminari (Gup), a seguito dell’apposita udienza, ha ammesso anche la costituzione di parte civile del Comitato acqua pubblica di Frosinone e provincia, dell’associazione Codici Lazio (Centro per i diritti del cittadino) – non quella nazionale – e della Fenicia Gas Srl. Quest’ultima ha avviato “un’azione di accertamento negativo nei confronti della concessionaria del servizio idrico per somme indebitamente addebitate a titolo di corrispettivo”.

L’Ato5 e 52 degli 86 Comuni serviti da Acea sono stati ammessi perché “nonostante l’indubbia complessità dei fatti per cui è stata elevata imputazione, e tenuto conto della posizione processuale del tutto analoga che assumono gli enti territoriali, peraltro tutti già citati in veste di persona offesa così come l’Autorità di ambito - così il Gup - il nesso tra i reati contestati e le pretese risarcitorie spiegate emerga con sufficiente immediatezza anche nelle costituzioni di parte civile caratterizzate da una apparente genericità testuale nell’esposizione della causa petendi”.

Si riferisce alle richieste di costituzione da parte dell’Ato 5 e di altri 32 comuni assistiti dal medesimo patrocinio legale, nonché del comune di Patrica. “Constano - ritiene il giudice – della sola integrale riproduzione dei capi di imputazione, senza argomentare sul nesso tra le condotte dei soggetti imputati a vario titolo e gli allegati danni”.  

Si rileva, invece, che quelle dei rimanenti comuni “indicano in maniera chiara, talora sintetica e in altri casi particolarmente analitica, in particolare i comuni di Frosinone e Cassino, le ragioni della domanda risarcitoria in diretta correlazione con le imputazioni”.

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