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Accorpamento 118, i dubbi del consigliere provinciale Gianluca Quadrini

La provincia di Frosinone ha una densità minore in termini di popolazione ma ben 91 comuni contro i 33 di Latina. Inoltre il territorio ciociaro, a differenza di quello pontino, è per la maggior parte montuoso

L'accorpamento delle centrali dell' Ares 118 Frosinone-Latina sta suscitando la protesta non solo degli operatori, ma anche dei cittadini. Dal 1 luglio e con la delibera 473 del 28 giugno, a firma del direttore generale Ares 118 dottoressa Maria Paola Corradi, è operativa, infatti, la centrale unica Latina Frosinone la cui responsabilità è stata temporaneamente affidata al Direttore della UOC Maxiemergenze di Roma, e tolta ai responsabili ff delle disattivate strutture di Frosinone e Latina.

Si auspica una tutela di operatori e lavoratori

Sulla vicenda interviene anche il consigliere provinciale Coordinatore di Noi con l'Italia e presidente della XV Comunità Montana Valle del Liri Gianluca Quadrini che mostra i suoi dubbi e dichiara: "Auspico che qualsiasi cambiamento o processo riorganizzativo del servizio, qualora diverse verificarsi, avvenga a tutela degli operatori e dei lavoratori, nonchè dei cittadini, premesso che  la centrale operativa debba necessariamente restare a Frosinone, per diversi ovvii motivi".
"Non possiamo permettere - continua Quadrini - che il capoluogo pontino venga preferito a quello ciociaro relativamente alla localizzazione della Centrale operativa unica. Per i lavoratori l'ipotesi spostamenti, pensiamo in primis agli addetti alla consolle, tredici sia in provincia di Frosinone che in quella di Latina, duecento circa, invece, i lavoratori Ares 118 nella provincia ciociara, sarebbe impensabile. Il personale, le professionalità e le esperienze maturate su Frosinone non verranno salvaguardate con un accorpamento e non continueranno a operare sul territorio della provincia con la stessa competenza, tempestività di intervento e qualità del servizio. Senza dimenticare che nelle zone di confine tra i due territori ci saranno oltretutto cambiamenti. In alcune postazioni della nostra provincia c'è un'automedica privata, con medici in convenzione e infermieri dell'Ares,quindi il personale in esubero sarà dislocato in tutta la provincia di Frosinone e dovrà ruotare in ambulanza. Ad esempio l' automedica di Isola del Liri diverrà privata, oppure quella di Cassino. I lavoratori della consolle dopo tanti anni non possono essere trasferiti sulle ambulanze dal giorno all'altro e non perché non abbiano competenze, ovviamente. Quando si parla di Sanità, non si può non essere contrari ad accorpare due realtà così diverse dal punto di vista geografico e di collegamenti. In base a quale indice l'azienda vuole fare questo? Perché dunque andare fisicamente a Latina? Non si capisce. Ritengo che la gestione vada lasciata così, anche perchè la nostra centrale ha avuto i dovuti aggiornamenti così come avvenuto parimenti a Latina. 
Zingaretti come al solito anche in campo sanitario fa altri interessi anziché quelli dei cittadini Ciociari.

Meno abitanti ma più difficoltà logistiche

La realtà di Latina ha una densità maggiore in termini di popolazione con 480 mila abitanti e c'è un numero di soccorsi più alto, ma in provincia di Frosinone che comunque di abitanti ne ha 450mila c'è una gestione dei soccorsi più complessa considerando il fatto che ci sono tanti piccoli comuni e, tra questi, quelli montani. Se pensiamo ai 19 comuni della Valle del Liri alcuni più internati rispetto ad altri, è chiaro che le difficoltà ad essere raggiunti per un soccorso saranno maggiori. Frosinone gestisce 91 comuni a differenza dei 33 di Latina, senza dimenticare che il capoluogo pontino ha un territorio pianeggiante a differenza di quello Ciociaro montuoso con un 300% di catene montuose in più. A questo punto è chiaro che sarebbe più facile per noi gestire il tutto, anzichè per il capoluogo pontino". 

Le possibili ripercussioni

Dunque secondo Quadrini dal punto di vista qualitativo tutto questo si ripercuoterebbe sul servizio al cittadino. "Nell'evenienza di codici rossi sarà davvero un problema. Il caso verificatosi ieri che ha visto purtroppo la morte di una giovane mamma sulla superstrada Cassino Sora è un emblema. Il soccorso era di per sé difficoltoso in quanto l'incidente è avvenuto sulla superstrada dove nn sarebbero stati dati punti di riferimento, e nel caso fosse stato gestito da operatori o ambulanze non del posto si sarebbero sicuramente allungati i tempi, provocando una prognosi infausta per la bimba. Non dimentichiamo, inoltre, che Latina non gestisce le autostrade che sono di nostra competenza". 

Questa decisione, quindi secondo Quadrini costituirebbe una ingiusta ed irrazionale penalizzazione per l’intero territorio ciociaro e per gli utenti della provincia di Frosinone, già alle prese con un sistema sanitario allo sbando.
"È Necessario un incontro tra i vertici dell Asl, le autorità preposte e la politica locale per far luce su un servizio di emergenza e urgenza così importante per il territorio. Difendiamo la sacrosanta dignità territoriale, la ASL di Frosinone, non può essere considerata e gestita come una succursale di quella di Latina".

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