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Sanità al palo, Gianluca Quadrini punta il dito contro l'attuale management

Troppe le carenze nell'erogazione dei servizi di primaria importanza in diverse presidi sanitari della provincia. Gravi disagi per lo stop del servizio di Radiologia a Ceprano e di Cardiologia ad Isola del Liri

Il servizio di Radiologia della Casa della Salute di Ceprano è al palo. Mancano i contratti con i tecnici radiologi che dovrebbero occuparsi dell’attivazione del servizio. Mentre all’Hospice di Isola del Liri lo è il servizio di Cardiologia, dove un cittadino dopo 11 mesi di attesa si è visto rimandare indietro l'esame, poiché lo specialista ha rassegnato le proprie dimissioni e si è in attesa di nuova nomina. Occorrerà quindi attendere per riprogrammare l’agenda visite e riportare la situazione alla normalità. Questioni che stanno provocando disagi infiniti a pazienti che si recano nelle due strutture per eseguire esami o visite.

I rischi

“Ci sono pervenute, sia da personale medico sia da pazienti alcune lamentele in merito a carenze nell’erogazione di alcuni servizi di primaria importanza sia nella struttura di Isola del Liri che in quella di Ceprano che stanno causando non solo disagio per pazienti e familiari, ma anche un rischio elevato di arrivare troppo tardi in situazioni dove anche pochi minuti possono fare la differenza.- spiega il consigliere provinciale e presidente della XV Comunità Montana di Arce Gianluca Quadrini intervenuto sulla questione.

Le carenze

“Purtroppo in provincia di Frosinone la scena si ripete quando parliamo di sanità e a rimetterci sono sempre i cittadini del territorio a causa di questo inconcludente modello organizzativo del sistema sanitario locale imposto dalla Asl e dalla Regione Lazio. Mancanza di personale e contratti, depotenziamento di servizi testimoniano che i nodi della sanità ciociara sono rimasti irrisolti perché c’è incapacità organizzativa.”

Lo abbiamo ribadito e non ci stancheremo di farlo ma è necessario un piano d'azione quanto mai indispensabile a seguito delle continue privazioni operate dall’attuale management che, in nome di una riorganizzazione maggiormente orientata alla sanità territoriale, ancora tutta da costruire, ha ridotto servizi e prestazioni erogate anche dai presidi principali: Frosinone-Alatri, Cassino, Sora.”conclude Quadrini.

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