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Allarme gioco d'azzardo in provincia, Frosinone supera Roma

In Ciociaria nel 2017 sono stati spesi quasi 1.400 euro a testa. Il consigliere Danilo Magliocchetti analizza i dati diffusi da Aams

Quanto giocano gli italiani? A rispondere in maniera oggettiva sono i dati racchiusi in un "database dell'azzardo" ora disponibile on line. Si tratta di un sito internet realizzato dal Visual Lab del Gruppo Gedi, che per la prima volta mette in rete i dati su tutti i giochi gestiti dai Monopoli, dalle slot al Bingo, dai Gratta e vinci al Superenalotto, consultabili per provincia e per comune in Italia . 

Le cifre si riferiscono alle giocate pro-capite del 2017 per tutti i giochi gestiti dallo Stato e per le slot, suddivisi per province nel Lazio. Prima in classifica con 1.476,85 euro è la provincia di Latina, cui segue immediatamente Frosinone con 1.398,15 euro,  Roma con 1.361,87, Viterbo 1.006,45 ed infine Rieti 899,66.

Frosinone più di Roma

"Come si rileva da questi Dati ufficiali forniti da Aams (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli), - commenta il consigliere comunale e provinciale Danilo Magliocchetti - la provincia di Frosinone è la seconda nel Lazio, per importo della giocata pro capite, dopo quella di Latina, ma per appena 78 euro in meno. In provincia di Frosinone si gioca, addirittura, di più di quella di Roma, che ha una popolazione, quindi una utenza potenziale, notevolmente superiore a quella ciociara. 

Una lettura del fenomeno

Si tratta di una circostanza certamente significativa, che deve indurre a delle profonde riflessioni, specialmente se il dato delle giocate, viene messo in relazione ad un territorio certamente non economicamente florido e dove la disoccupazione è dilagante. Sembrerebbe, ad una lettura sommaria del dato di Frosinone, che la disperazione induca talune persone a tentare la fortuna, ma con il rischio di rovinarsi ulteriormente.

È chiaro che le motivazioni vanno ulteriormente studiate ed analizzate, anche e forse soprattutto in via preventiva. Per questo è importante, oltre al prezioso lavoro che sta facendo in proposito il SerD della ASL di Frosinone, attivare una serie di approfondimenti, anche attraverso degli incontri o giornate formative, con le scuole e i servizi sociali di ogni Comune della Provincia di Frosinone, i servizi quindi che si interessano di anziani e persone non abbienti, le categorie maggiormente inclini al gioco, per spiegare che il gioco d’azzardo, quando diventa patologico, può creare disastri economici e sociali drammatici.  Una corretta informazione, insieme ad una legislazione che limita sul territorio l’apertura delle sale slot, sono strumenti fondamentali per contrastare quella che in provincia di Frosinone rischia di diventare, se non opportunamente monitorata, una vera e propria piaga sociale". 

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