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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Regione, rivoluzione rifiuti: nascono gli Egato

Approvati in consiglio gli Enti di governo degli Ato, in totale sono cinque, che andranno a gestire i servizi di raccolta e trattamento nei vari territori

Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato lunedì pomeriggio la legge sugli Enti di governo degli Ato, che avranno compiti di pianificazione dei fabbisogni e di assegnazione dei servizi per la gestione integrata del sistema dei rifiuti. Una funzione e una responsabilità diventate ancora più importanti alla luce delle recenti criticità nella gestione dei rifiuti urbani.

Questo provvedimento si compone di 11 articoli e prevede la costituzione, l’attività e l’organizzazione degli Enti di governo degli Ato. Gli ambiti identificati sono 5 e coincidono con le province del Lazio, ma con un emendamento dell'assessore Valeriani, in condivisione con Roma Capitale, verranno individuati due distinti Ato nell’area metropolitana di Roma: il primo riguardante il Comune di Roma e il secondo tutti gli altri 120 Comuni della provincia di Roma per la gestione separata dei servizi di raccolta, trattamento e smaltimento rifiuti nei rispettivi territori.

Gli Egato - ai quali partecipano tutti i Comuni ricadenti nell'Ato di appartenenza - svolgono i compiti relativi all’approvazione del Piano d’Ambito; all’affidamento del servizio di gestione dei rifiuti mediante procedura ad evidenza pubblica ovvero tramite affidamento in house; alla determinazione della tariffa per la gestione dei rifiuti urbani; all’organizzazione di adeguati sistemi di raccolta differenziata e alla promozione delle misure di prevenzione della produzione dei rifiuti urbani; al monitoraggio degli impianti disponibili; alla disciplina dei rapporti tra i soggetti affidatari dei servizi e al controllo della gestione dei servizi; alla stipula degli accordi di programma, intese e convenzioni; alla definizione dei livelli qualitativi e quantitativi delle prestazioni, alla trasmissione dei dati del sistema integrato alla piattaforma informatica della Regione e alla redazione del rendiconto annuale.

Gli organi dell’Egato sono l’Assemblea, composta da tutti i sindaci dei Comuni appartenenti all’Ato; il Presidente, che viene eletto a maggioranza dai componenti dell’Assemblea; il Consiglio Direttivo, costituito dal Presidente e da quattro membri nominati dall’Assemblea; il Direttore Generale, nominato dal Consiglio direttivo mediante procedura ad evidenza pubblica; e infine il Revisore legale unico dei conti, nominato dall’Assemblea.

Pertanto non sarà più il singolo Comune ad affidare la gestione dei vari servizi, ma sarà l’Egato a organizzare la gestione integrata e autosufficiente del sistema dei rifiuti all’interno del proprio ambito territoriale ottimale.

La soddisfazione dell’Ass. Valeriani

"Con l'approvazione della legge regionale sulla costituzione degli Enti di governo degli ambiti territoriali ottimali, completiamo il processo di riorganizzazione del sistema di gestione dell’intero ciclo dei rifiuti nel Lazio. Un ampio programma normativo e amministrativo, avviato alcuni anni fa, che ci ha visto elaborare e approvare il Piano rifiuti regionale 2019-2025; che ci ha portato a investire oltre 80 milioni di euro per sostenere i Comuni nella realizzazione di isole ecologiche e centri di compostaggio; che ci ha permesso di varare la tariffa puntuale, secondo il principio “meno inquini, meno paghi”; che ci ha consentito di promuovere il Piano Lazio Plastic Free per la riduzione del consumo di plastica monouso e per il recupero della plastica in mare e lungo i fiumi; che ci ha visto approvare il regolamento per la creazione dei centri del riuso nel pieno rispetto degli obiettivi delle 5R (Riduci, Recupera, Ricicla, Rigenera, Riusa).

Ringrazio il presidente Marco Vincenzi e i consiglieri regionali per il positivo contributo fornito: ora abbiamo raggiunto l’ultima tappa di questo percorso con l’istituzione degli Egato, previsti dalla legge nazionale e dal nostro Piano Rifiuti regionale, per governare l’intero ciclo dei rifiuti all’interno del proprio territorio di riferimento con l'obiettivo di garantirne l’efficienza e l’autosufficienza" dichiara Massimiliano Valeriani, assessore al Ciclo dei Rifiuti della Regione Lazio.

Il presidente Zingaretti parla di passo importante

"L'approvazione della legge sugli Egato rappresenta un altro importante risultato di questa legislatura. Con questo provvedimento completiamo il processo di riforma del sistema dei rifiuti nel Lazio, individuando responsabilità, competenze e ambiti di gestione per garantire sostenibilità, trasparenza ed efficienza al settore dei rifiuti. La Regione, quindi, fornisce norme chiare e regole certe, ma resta fondamentale l'impegno di tutte le istituzioni per la realizzazione degli impianti necessari ad assicurare la chiusura dell'intero ciclo dei rifiuti, secondo principi di prossimità e autosufficienza". Così in una nota il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

Il M5S parla di un cambio di paradigma

“L’Aula del Consiglio regionale ha approvato la legge sulla disciplina degli enti di governo d’ambito territoriale ottimale per la gestione integrata dei rifiuti urbani. Si tratta di una legge che, come Movimento 5 Stelle, abbiamo depositato nel luglio 2020 e abbiamo agognato a lungo”. Lo dichiara Gaia Pernarella, Consigliera regionale del Movimento 5 Stelle e membro della Commissione Rifiuti.

“Il sistema dei rifiuti della Regione Lazio – spiega Pernarella – è in seria difficoltà ma, grazie a questa legge, ci apprestiamo a portare avanti un cambio di paradigma e di modello che permetterà di far partire un nuovo percorso fatto di affiancamento ai Comuni e ai nuovi costituendi Egato. Era nostro dovere e della politica regionale approvare questo provvedimento per consentire alla Regione Lazio di avere un piano b sui rifiuti. Come Movimento 5 Stelle – prosegue la consigliera Pernarella – abbiamo apportato degli emendamenti alla legge con i quali siamo riusciti ad abbattere le spese che avrà il nuovo consiglio direttivo che si andrà a costituire, per rimanere fedeli a quei principi che ci contraddistinguono da sempre con i quali vogliamo svecchiare le brutte abitudini di certa politica che pretende di occupare dei posti non destinati ad essa”.

“Il tema della gestione dei rifiuti è stato uno dei punti determinanti della nostra entrata in maggioranza, perché volevamo portare la nostra esperienza e la nostra visione sulla transizione ecologica, per far sì che ci fosse un cambiamento radicale nell’approccio legislativo di questa Regione verso un argomento fondamentale come quello dei rifiuti” conclude la consigliera M5S Gaia Pernarella.

Per Fratelli d’italia si rischia: “un nuovo poltronificio”

"Fdi ha espresso voto contrario alla Legge che istituisce gli Enti di Governo degli ATO. E’ questo un provvedimento tardivo, emanato a quasi dieci anni di distanza dal primo insediamento di Zingaretti, che non apporterà alcun contributo fattivo alla soluzione dell’emergenza rifiuti a Roma e nel Lazio. Dopo un decennio d’inerzia, il Presidente della Regione ha forzato la mano per portare rapidamente in Aula il testo, senza consentire il necessario approfondimento in Commissione Rifiuti, senza ascoltare Comuni ed Enti Locali, addirittura spostando il tema in Commissione Bilancio a seguito di forti contrasti in seno alla maggioranza. La fretta con cui è stata approvata denuncia la funzione elettorale di questa normativa e c’è il concreto timore che i Consigli Direttivi degli ATO siano l’approdo di tanti non eletti o non candidati. La Giunta Pd –M5Stelle sa bene che i tempi di attuazione saranno molto lunghi, che le risorse stanziate sono insufficienti ed i costi andranno a gravare sulla TARI, che gli EGATO resteranno una scatola vuota come il Piano Rifiuti Regionale, basato su percentuali di raccolta differenziata illusorie, sconfessato dal sindaco Gualtieri e dal Governo anche esso a trazione Pd- M5Stelle. Dopo essersi sottratto a qualsiasi scelta sia sugli impianti che sulla loro ubicazione, così come sulle politiche di riduzione e riciclaggio dei rifiuti, dopo essersi nascosto nello stucchevole rimpallo con Roma Capitale a guida Raggi, Zingaretti chiude la sua esperienza di governatore presentando un testo irricevibile, per tentare di uscire dall’angolo delle responsabilità sia del dispendio di pubblico denaro per smaltire i rifiuti fuori regione, che del degrado ambientale prodotto dalla immondizia non raccolta". Così in un comunicato i consiglieri regionali del Lazio di Fdi.

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