Riapertura mattutina della Biblioteca: la Rete degli Studenti Medi di Frosinone esulta a metà
Da questa settimana la Biblioteca comunale “Turriziani”, da mesi sotto organico e aperta solo di pomeriggio, è tornata a garantire l’orario 9-13. Per i giovani sindacalisti, però, vanno migliorate le condizioni lavorative delle operatrici
Da ieri, 13 dicembre, la Biblioteca “Norberto Turriziani” ha riaperto i battenti anche di mattina, dalle 9 alle 13, oltre che di pomeriggio (15-19). Dallo scorso autunno, infatti, il Comune di Frosinone era stato costretto a ridurre del 75% l’orario lavorativo degli addetti ai servizi culturali e alla manutenzione, comportando altresì un funzionamento deficitario di Museo Civico, Campo Coni e Ufficio “Prenotazione eventi” della Villa Comunale. A quanto pare, per via di mancati trasferimenti da parte dello Stato e della Regione Lazio a discapito delle cooperative incaricate. La provinciale Rete degli Studenti Medi, però, ci tiene a mettere i puntini sulle “i”.
A proposito dei tagli
“Alla luce dei tagli alla cultura da parte dell'amministrazione comunale - comunica il sindacato studentesco - abbiamo reagito raccogliendo più di 1500 firme per la nostra petizione, attivando un'aula studio completamente gratuita ed autogestita da noi studenti, per riprenderci gli spazi che ci erano stati negati e partecipando ai diversi eventi di attività politica e culturale organizzati dal Grid”.
Sulla biblioteca
“La biblioteca - va dritta al sodo la Rete - è stata riaperta di mattina ed abbiamo quindi riottenuto il servizio richiesto, ma questa battaglia non può considerarsi vinta. I turni lavorativi non sono stati ripristinati totalmente - si lamenta a ruota - e non garantiscono quindi un salario dignitoso”. A tal proposito una nuova gara di appalto, anche per gli altri servizi alla persona, era stata richiesta sin dallo scorso mese di ottobre da Cisl-Funzione Pubblica e Usb-Pubblico Impiego di Frosinone.
A favore delle operatrici
“Come sindacato – concludono gli Studenti Medi di Frosinone - saremo sempre al fianco dei lavoratori e chiediamo che questa situazione venga trattata con più risolutezza al fine di garantire delle migliori condizioni di lavoro, le spese inique dell'amministrazione non devono essere pagate sulla pelle delle lavoratrici”.