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Sabato, 20 Aprile 2024
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Rifiuti, nuova ordinanza contro l’interruzione del servizio: indifferenziato fuori provincia fino al 30 giugno

Per altri due mesi, dopo lo stop all’ampliamento della discarica Mad di Roccasecca e in attesa di un nuovo sito per l'Ato Frosinone, la Saf continuerà a trasferire 140 tonnellate al giorno: 100 all'Ecologia Viterbo e 40 al Fosso Crepacuore di Civitavecchia

Era inevitabile. Dopo la rinuncia della Mad srl all’ampliamento della discarica di Roccasecca, i rifiuti indifferenziati della provincia di Frosinone continueranno a essere trasferiti a Viterbo e Civitavecchia per altri due mesi. Sempre nelle more della controversa individuazione del nuovo sito per l’immondizia ciociara. Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, per evitare l’interruzione del servizio, ha firmato un’altra ordinanza dopo quella emanata lo scorso primo aprile e valida fino a ieri, martedì 20 aprile 2021.

A partire da oggi, mercoledì 21 aprile, e fino al prossimo 30 giugno, pertanto, la Saf (Società Ambiente Frosinone) continuerà a trasferire 140 tonnellate di indifferenziato al giorno fuori provincia dopo il trattamento presso l’impianto di Colfelice. Quello che, solo a partire dal 2023, ridurrà il quantitativo di indifferenziato diventando una “Fabbrica dei materiali”.

Nuova ordinanza regionale in materia di gestione dei rifiuti

La nuova ordinanza di Zingaretti: 140 t/g di rifiuti fuori provincia

Si procederà, per l’esattezza, al trasporto di 100 tonnellate giornaliere verso la discarica Ecologia Viterbo e 40 nel Fosso Crepacuore di Civitavecchia, gestito anch’esso dalla Mad, società di proprietà dell’imprenditore Valter Lozza, arrestato assieme alla direttrice regionale del Ciclo dei rifiuti Flaminia Tosini.

Ai gestori degli impianti di Viterbo e Civitavecchia si richiede nuovamente di “garantire la massima operatività - ordina il presidente Zingaretti – con turni ulteriori di lavoro anche nei festivi e prefestivi, per soddisfare le richieste di smaltimento”. Ovviamente anche quelle di Roma Capitale, prossima a spedire i rifiuti in altre regioni e all'estero.

Dall’Ecologia Viterbo, inoltre, continuerà a essere applicato in via provvisoria – in attesa della fissazione della tariffa da parte della Regione Lazio – un prezzo calmierato come quello garantito dalla Mad di Roccasecca fatti salvi i conguagli. Sarà l’Arpa Lazio a verificare il rispetto delle prescrizioni.

Il riassunto delle puntate precedenti: la situazione emergenziale

Dallo scorso 26 marzo, ovvero da quando la Mad srl ha comunicato la disponibilità di volumi residui per non più di 5 giorni, la provincia di Frosinone è in situazione emergenziale. Il tutto all’indomani della sospensione dei lavori di realizzazione del V invaso della discarica di Cerreto (Roccasecca), resa nota dalla società di Lozza a seguito delle note vicende giudiziarie.

Di contro, dopo aver esultato per il fatto che Roccasecca non avrebbe ricevuto più rifiuti dopo 15 anni, il sindaco Giuseppe Sacco e altri undici primi cittadini ciociari hanno richiesto l’attivazione dei poteri sostitutivi da parte del Ministero della Transizione Ecologica. Vogliono che prenda in mano la situazione al posto della Regione Lazio.

Il 29 marzo, nel mentre, è scattata la diffida nei confronti della Mad al rispetto del cronoprogramma dei lavori di realizzazione del lotto 1° del V bacino. L’indomani però, a seguito di ispezione da parte dell’Arpa Lazio, è stata constatata la sospensione dell’intervento e si è ordinata l’immediata riapertura del cantiere.

La società, in tutta risposta, ha rinunciato all’autorizzazione all’ampliamento. Per Roccasecca, secondo il sindaco Sacco, “l’alba di un nuovo giorno”. Per tutta la provincia, vista la mancanza di una discarica per l’indifferenziato, l’inevitabile trasferimento dei rifiuti a Viterbo e Civitavecchia.

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