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Roccasecca, ampliamento della discarica: il sindaco consegna una lettera a Mattarella

L'avvocato Giuseppe Sacco prosegue nella sua battaglia contro l'elevazione delle vasche del sito di stoccaggio della Mad situato a poche decine di metri dai fiumi Liri e Melfa

Una collina' di rifiuti immensa che rischia di franare e finire nelle acque di due importanti fiumi della provincia di Frosinone: il Liri ed il Melfa. Una situazione divenuta insostenibile e che rischia di provocare uno dei danni ambientali più gravi e irrimediabili degli ultimi tempi. Per questo motivo il sindaco di Roccasecca, Giuseppe Sacco, nonostante l'autorizzazione recentemente rilasciata dal Consiglio dei Ministri che consente 'la prosecuzione dell'esercizio della discarica di rifiuti non pericolosi di Cerreto a Roccasecca, formulando tuttavia modifiche che prevedono l'innalzamento limitato a soli dieci metri e per un tempo di 14 mesi", non si è fermato.

I timori della Soprintendenza

L'11 marzo, giorno in cui il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inaugurato l'Anno Accademico dell'Università di Cassino, il primo cittadino di Roccasecca, ha consegnato allo stesso Senatore, una lettera. Uno scritto in cui viene lanciato l'ennesimo grido di allarme. Perché se l'Arpa e la Asl hanno assunto in questa vicenda, una posizione 'neutra e poco incisiva' come ha spiegato il sindaco, la direzione del Ministero dei Beni Culturali e la Soprintendenza sono state irremovibili: l’ampliamento non si può fare perché la soprelevazione della discarica andrebbe ad alterare in maniera irrimediabile il paesaggio agrario della zona andando a cozzare con i vincoli paesaggistici e di rispetto dalla distanza del fiume Melfa. Un luogo ameno, di rara bellezza in Italia e in Europa, oggi fortemente compromesso da un ecosistema oramai alterato.

Il coraggio di Peppe Sacco

"Credo che il presidente della Repubblica debba sapere quanto accade in questa provincia - ha spiegato il sindaco Sacco -. Noi abbiamo già dato. Oltremodo, accogliendo anche i rifiuti provenienti da Roma. Ora siamo stufi. La mia gente è stufa. Tornare a pensare ad un territorio limpido e pulito è un sogno ma cercare di ridare un equilibrio ad un terra fortemente oltraggiata, può e deve essere realtà. Io non mi fermo".

Il testo integrale della lettera

Egregio Presidente della Repubblica, Senatore Sergio Mattarella, 
chi Le scrive è il Sindaco di Roccasecca, la Città che ha dato i natali a San Tommaso d’Aquino. Conosce già la Mia Città per averle conferito, meno di un anno fa, la medaglia di bronzo in occasione del XXIV° Festival Internazionale Severino Gazzelloni. E’ una Città ricca di Storia, di Cultura, di Tradizioni: tutte peculiarità che garantiscono ai Cittadini la libertà di vivere calpestando la stessa terra che fu calpestata, tra il 1225 e il 1274, dal Dottore Angelico. Eppure, proprio la qualità dell’aria, della terra e della vita di quanti progettano il loro futuro nel nostro territorio genera in me, da Cittadino, prima ancora che da Sindaco, sofferenza e preoccupazione. Mi rivolgo a Lei, Sig. Presidente Mattarella nel modo, forse, meno opportuno ma più rapido e diretto, perché ritengo assolutamente necessario in questo particolare momento, ricevere dal Capo dello Stato delle immediate e sincere risposte sulla discarica che insiste sul nostro territorio ormai da quasi venti anni. Il Comune di Roccasecca, lo scorso primo febbraio 2019, ha proposto opposizione ex art. 14 quinquies Legge 241/90 smi avverso il provvedimento della Regione Lazio contenente la determinazione motivata di conclusione della conferenza di servizi avente ad oggetto “Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (P.A.U.R.) di cui all'art. 27 bis D.Lgs. 152/2006 relativo al progetto di "Ampliamento della discarica per rifiuti non pericolosi in loc. Cerreto nel Comune di Roccasecca (FR)" – Proponente soc. MAD srl – n. reg. 1/2018”, provvedimento che la Regione Lazio ha concluso favorevolmente con prescrizioni, “in base alle posizioni prevalenti” delle amministrazioni ed enti che vi hanno partecipato. 
Il Comune di Roccasecca, nel corso della conferenza di servizi, aveva espresso qualificato dissenso all’approvazione del progetto ed al rilascio del Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale PAUR per l’ampliamento per sopraelevazione della discarica gestita dalla MAD srl, in ragione dei rappresentati interessi: A) di tutela paesaggistico-territoriale; di tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini; Il parere negativo era stato esposto non solo dal Comune di Roccasecca che ha espresso preoccupazione per la salute dei cittadini anche in aderenza ai report redatti nel tempo da Arpa Lazio, ma anche dal MIBAC, che unitamente all’Ente che rappresento, ha proposto ricorso alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. In particolare, il MIBAC, ha rilevato la sussistenza di un vincolo paesaggistico e soprattutto la carenza delle pregresse autorizzazioni di una discarica realizzata sulla confluenza di tre fiumi e parzialmente ricadente all’interno della fascia di rispetto prevista dalla Legge Galasso. Dopo due incontri convocati innanzi il Dipartimento per il Coordinamento Amministrativo della Presidenza del Consiglio dei Ministri al fine di acquisire rilievi istruttori utili a superare i motivi di dissenso, nella serata del 7 marzo 2019, il Consiglio dei Ministri, (così abbiamo appreso dal comunicato stampa) ha deliberato la prosecuzione dell’esercizio della Discarica di rifiuti non pericolosi in località Cerreto a Roccasecca, formulando delle modifiche al provvedimento autorizzatorio regionale che prevedono l’innalzamento limitato a soli dieci metri ed una proroga di soli 14 mesi. Nell’attesa di conoscere le motivazioni del provvedimento del Consiglio dei Ministri non ancora in nostro possesso, anche se il comunicato stampa diffuso lascerebbe intendere il parziale accoglimento delle nostre ragioni, resta l’amaro in bocca: quella sopraelevazione era, ed è illegittima. Crediamo fortemente nelle istituzioni, ma la giustizia è uguale per tutti. Se non è possibile edificare nelle zone sottoposte a vincolo o ricadenti all’interno della fascia di rispetto di un fiume come sostenuto anche dal MIBAC in seno al procedimento definito innanzi la Presidenza del Consiglio dei Ministri, allo stesso modo non può essere ammessa la sopraelevazione di una discarica. Allo stesso modo non può essere realizzata una collina di rifiuti. E così mi rivolgo a Lei, Presidente, per richiedere quell’aiuto che in passato è stato negato al nostro territorio ed ai suoi Cittadini, costretti, loro malgrado, a subire decisioni dall’alto ed a soccombere nel peggiore dei modi. 
La perdita di fiducia nelle Istituzioni, aggiunta alla cancellazione della propria dignità e della propria umanità, hanno già prodotto troppe lacrime e sofferenze nelle famiglie di Roccasecca e di tutto il Basso Lazio. Mi rivolgo a Lei Sig. Presidente, perché attraverso la carica che riveste Lei è e rappresenta lo Stato. Mi rivolgo a Lei Sig. Presidente, perché dal momento del Suo insediamento ha dichiarato di voler combattere le inefficienze e le aberrazioni presenti nel nostro Paese. Mi rivolgo a Lei, Sig. Presidente, poiché possa: - intercedere affinchè venga revisionata la decisione assunta dal Consiglio dei Ministri in data 7.3.19, con la quale è stata consentita la prosecuzione dell’esercizio della Discarica di rifiuti non pericolosi in località Cerreto a Roccasecca, limitando l’innalzamento a soli dieci metri ed una proroga di soli 14 mesi. - intercedere in favore dei competenti organi affinché sia definitivamente avviato e concluso l’iter per l’individuazione di un nuovo sito a servizio della provincia di Frosinone, stante (una volta di più dopo la deliberazione amministrativa del Consiglio dei Ministri dello scorso 7 marzo c.a.) la dichiarata “data di scadenza” (14 mesi) della discarica di Cerreto. Mi rivolgo a Lei, Sig. Presidente, poiché anch’Io rappresento le Istituzioni in cui credo fortemente piu di ogni altra cosa. Perché come Lei servo secondo le mie capacità, le mie aspirazioni, il mio ruolo, i Cittadini ed il territorio. Ho sacrificato e sacrifico le mie forze, le mie capacità ed il mio tempo al bene ed alla tutela della mia Città e della Terra in cui vivo insieme alla mia famiglia ed ai miei figli, esponendomi sempre in prima persona. Come Lei credo che le Istituzioni tutte, non debbano vessare i cittadini o peggio ancora ignorarne paure e aspettative, bensì tutelarli, ascoltandoli; che le Istituzioni di cui facciamo entrambi parte e che rappresentiamo debbano realmente tutelare, sostenere e difendere la libertà e la dignità dei cittadini. E’ per questo che Le rivolgo questo mio grido di dolore e, al tempo stesso, di aiuto, affinché, attraverso il Suo ruolo, possa concedermi la possibilità di sostenere i miei Cittadini in questa battaglia e possa far ritrovare, nei Cittadini che rappresento, il senso delle Istituzioni ed il significato vero del principio secondo il quale “la Legge è uguale per tutti, nessuno escluso”. Cordialmente, 
Il Sindaco di Roccasecca  Avv. Giuseppe Sacco

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