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Blocco del traffico a San Valentino, il Comune fa chiarezza sulle polemiche

Gli assessori Antonio Scaccia e Maria Rosaria Rotondi, delegati rispettivamente ad ambiente e polizia locale, intervengono in merito all’ordinanza emergenziale recentemente emanata dagli uffici comunali riguardante la giornata di martedì

In merito alle disposizioni dello scorso 13 febbraio, che prevedevano il blocco del traffico in molte zone del Comune di Frosinone, gli assessori Scaccia e Rotondi fanno chiarezza sulle polemiche suscitate, prima fra tutte la scarsa tempestività nel preavviso. 

“L’ordinanza ha dato seguito, in modo preciso e netto, all’articolo 29 del Piano Regionale per il risanamento della qualità dell’aria, con il quale è previsto che “I Comuni, qualora si presentino situazioni di perdurante accumulo degli inquinanti, sono tenuti ad assumere provvedimenti di carattere emergenziale, articolati su 2 livelli, in relazione alla durata della criticità emersa nei giorni precedenti e/o prevista”, così come rilevato dall’Arpa. Per sua stessa definizione, un provvedimento di carattere emergenziale deve essere adottato con urgenza e con conseguente minimo preavviso, ragion per cui gli uffici si sono attivati immediatamente affinché fosse divulgato il più possibile alla cittadinanza. Non solo: nella giornata di martedì, la Polizia Locale ha effettuato i controlli presso i varchi privilegiando il profilo della prevenzione e dell’informazione, senza elevare multe: gli automobilisti alla guida di mezzi dalle caratteristiche non compatibili con i limiti di circolazione previsti, sono stati fermati e, dunque, impossibilitati a entrare nella zona interdetta, senza che ciò comportasse sanzioni.

E, a proposito della zona urbana interdetta – hanno proseguito il vicesindaco Scaccia e l’assessore Rotondi – nel Comune di Frosinone vige, già, una Zona a Traffico Limitato con restrizioni sulla circolazione per le auto diesel e benzina. Tenuto conto dell’esistenza della Ztl con le limitazioni già in vigore, l’ordinanza ha innalzato i limiti alla circolazione, con il divieto di entrare nell’area urbana per le autovetture private di classe emissiva ‘almeno’ euro 4 diesel e ‘almeno’ euro 3 benzina, per i veicoli commerciali di classe emissiva ‘almeno’ euro 3 diesel e ‘almeno’ euro 2 benzina e per i ciclomotori alimentati a gasolio ‘almeno’ euro 2. Sottolineiamo l’utilizzo della particella ‘almeno’, dal momento che la disposizione è riportata in questi precisi termini nell’atto regionale: l’ufficio comunale, nel redigere l’ordinanza, non ha apportato alcuna modifica a quanto espresso dalla normativa di riferimento. Il Comune di Frosinone, dunque, ha semplicemente applicato quanto disposto dal Piano regionale, innalzando i limiti alla circolazione già vigenti nell’area urbana per le auto più inquinanti.

La materia della tutela ambientale e della salute dei cittadini è una priorità dell’amministrazione Mastrangeli che sta, da un lato, lavorando nel solco delle politiche portate avanti, ormai da dieci anni, per la riduzione delle emissioni dannose – hanno concluso Scaccia e Rotondi - Dall’altro, l’amministrazione sta applicando i provvedimenti sul tema ambientale in coerenza con quanto previsto dal Piano regionale. Il Sindaco Riccardo Mastrangeli in prima persona e l’amministrazione, infatti, sono convinti che il concetto di ambiente coincida con il diritto alla salute, un diritto che deve essere garantito a tutti, e che una Città più pulita sia anche più bella ed accogliente. Vista la delicatezza del tema, che investe la qualità della vita e la salute di tutta la cittadinanza, auspichiamo che non sia oggetto di interpretazioni, in alcuni casi volutamente fuorvianti, che possano dare adito a considerazioni contrarie al dettato normativo, disorientando l’opinione pubblica e ostacolando gli sforzi di tutti coloro che hanno a cuore l’ecosistema e la salute dei cittadini”.

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