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Sindaci contro Acea, non si possono staccare i contatori. Anche a Cassino emessa un’ordinanza

Sta diventando una vera e propria “guerra dell’acqua” con i primi cittadini che stanno prendendo provvedimenti per tutelare i loro cittadini

Dal Nord al Sud della Ciociaria il problema dei distacchi forzati da parte di Acea dei contatori dell’acqua alle abitazioni private sta assumendo dimensioni molto importanti. Solo qualche giorno fa via abbiamo raccontato in queste pagine della famiglia di Serrone con un bambino piccolo che si è vista staccare il contatore e che si trovava in una situazione disagiata.

Le decisioni dei sindaci contro Acea

Il sindaco di Serrone Proietto aveva scritto ad Acea chiedendo di sospendere questi distacchi ed in queste ore altri sindaci del sud della provincia hanno emanato degli atti ad ho come le ordinanze in cui vietano al gestore idrico di arrivare al distacco. I comuni che già si sono mossi in questa direzione sono quelli di Monte San Giovanni, Pontecorvo, Roccasecca e Cassino.

L’ordinanza del sindaco di Cassino

Il sindaco del Comune di Cassino, Carlo Maria D'Alessandro, ha emanato ieri l'ordinanza che vieta al gestore del servizio idrico, Acea Ato 5, di procedere al distacco arbitrario delle utenze considerate morose.

“Nel provvedimento contingibile ed urgente a tutela dell'igiene e del disagio economico e sociale dei cittadini – si legge - in materia di risorse idriche e gestione delle risorse idriche il sindaco ordina ad Acea Ato 5: 1. di non sospendere le utenze morose senza il preventivo accertamento, da parte dei Servizi Sociali di questo Ente, della sussistenza delle condizioni di cui all'art. 3 del DPCM del 29 agosto 2016; 2. di garantire il quantitativo giornaliero minimo, ossia 50 litri/abitante/giorno, in caso di documentato disagio sociale;

3. di non effettuare la sospensione della fornitura idrica alle utenze domestiche morose, diverse da quelle economicamente svantaggiate, qualora l'importo complessivo delle fatture non pagate sia inferiore al corrispettivo annuo dovuto dall'utente relativamente alla fascia di consumo a tariffa agevolata; 4. di informare preventivamente il Comune sull’intenzione di disalimentare le utenze morose notificando al Gabinetto del Sindaco una dettagliata relazione contenente la seguente documentazione in allegato: Copia delle fatture non pagate; Copia della diffida e messa in mora con relativa notifica inviata al titolare del contratto di utenza. Per ulteriori informazioni, i cittadini possono consultare il testo integrale del provvedimento sul sito del Comune di Cassino.

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