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Sora, rilancio del turismo, si può. Ecco i 5 punti dell'associazione Sora 2.0

Arte, cultura, tradizioni ed enogastronomia, sono solo alcuni dei temi contenuti nel documento inviato al sindaco Roberto De Donatis

Rilanciare la città attraverso il turismo, la cultura, e le tradizioni. Questi sono i temi su cui sono incentrate le proposte che l'Associazione Sora 2.0 ha voluto illustrare al Sindaco Roberto De Donatis, tramite un documento protocollato oggi, lunedì 10 febbraio, presso il comune di Sora.

Le proposte per il rilancio del turismo

Il presidente dell' Associazione Sora 2.0, Roberto Mollicone, ha spiegato nel dettaglio tutte le proposte avanzate al Sindaco: "Negli ultimi due mesi, abbiamo dato vita ad una serie di incontri con cittadini e associazioni locali, con l intento di raccogliere e mettere insieme tutte quelle idee e quelle proposte che secondo noi potrebbero rilanciare questa città. Arte, cultura, tradizioni, e enogastronomia, sono solo alcuni dei temi che abbiamo trattato, e che abbiamo trascritto su un documento che oggi è stato inviato anche al nostro primo cittadino. In primis abbiamo chiesto che venga aperto uno sportello di informazione turistica, e di aggregazione di animatori del territorio, in modo che ci sia un punto informativo al quale rivolgersi, qualora si decidesse di visitare la nostra città.

Organo intercomunale

Successivamente  abbiamo chiesto che venga formato un organo intercomunale, formato dai vari assessori alla cultura, al turismo e all' istruzione dei comuni limitrofi, con lo scopo di orgamizzare eventi, sagre, e feste rionali, che possano interessare anche le città vicine, creando.cosi quella sinergia che riteniamo necessaria per affrontare al meglio le criticità e le difficoltà di ogni singolo paese.

Valorizzazione centro storico e siti archeologici

Abbiamo chiesto la valorizzazione del centro storico durante il periodo natalizio, creando, contemporaneamente con gli eventi tradizionali come i presepi, una sorta di percorso del gusto in cui valorizzare i prodotti tipici della nostra enogastronomia, cercando la collaborazione degli artigiani locali, e delle nostre aziende alimentari.

Non abbiamo trascurato i siti archeologici, chiedendo la loro valorizzazione, sponsorizzando l'idea di avviare l'iter burocratico necessario  affinché il monte di San Casto venga riconosciuto come parco naturale, fatto questo che permetterebbe l'accesso ai tanti fondi regionali e statali, stanziati ogni anno per la salvaguardia dei parchi naturalistici. "

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