Oltre 300 mila euro in un anno per la telefonia, Frosinone tra i capoluoghi meno efficienti d’Italia
Questo quanto emerge nella speciale classifica relativa al 2021 elaborata per l’Adnkronos dalla Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica italiana
Oltre 300 mila euro in un anno per le sole spese di telefonia fissa. Questa la cifra spesa dal comune di Frosinone nel 2021 che ha fatto entrare il capoluogo ciociaro nella classifica dei “peggiori” di tutta Italia.
Rieti, Benevento, Avellino, Frosinone, Enna e Lecce sono i sei capoluoghi di provincia meno ‘efficienti’ nelle spese per telefonia fissa. Tanto da meritare il rating C, il più basso nella speciale classifica elaborata per l’Adnkronos dalla Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica italiana, nell’ambito del progetto ‘Pitagora’, che prende in esame i costi sostenuti nel 2021 da Regioni e capoluoghi di Provincia (sul sito www.adnkronos.com tutte le tabelle e le cifre del report).
Ma a quanto ammontano le spese sostenute per questa voce in questi enti nel 2021? Analizzando la classifica, si scopre che Lecce ha speso ben 1.067.841,48 euro, seguita a distanza da Benevento (349.832,34), Enna (334.721,34), Avellino (330.861,36), Frosinone (300.229,16) e Rieti (254.498,33).
Ottengono un rating intermedio nella classifica: Andria, Caltanissetta, Verbania, Belluno, Vicenza, Reggio Calabria, Firenze, Urbino, Cosenza, Roma, Ancona, Siracusa, Pordenone, Aosta, Salerno, Catanzaro, a cui va la B; Prato, Ascoli Piceno, Pistoia, Trapani, Brindisi, Monza, Mantova, Bari, Chieti, Biella, Trani, Treviso, Torino, con la BB; Alessandria, Agrigento, Lucca, Oristano, Potenza, Sondrio, Ravenna, La Spezia, Nuoro, Carbonia, Pesaro, Sassari, Pisa, che ricevono la BBB.