Tassa sui rifiuti: Frosinone è il capoluogo meno caro del Lazio
In Regione fa clamore il dato di Latina, con una spesa media di 460 euro
Frosinone è il capoluogo nel Lazio in cui si paga di meno la tassa sui rifiuti. Insieme a Latina, che ha avuto un aumento di ben 109 euro rispetto al 2022 e Rieti, anche a Frosinone si paga di più rispetto al 2022, anche se una cifra irrisoria (appena 3 euro). Questo è il quadro che emerge dalla annuale rilevazione dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva, giunto alla sua 16esima edizione. L’indagine, sul costo sostenuto nel 2023 per lo smaltimento dei rifiuti in tutti i capoluoghi di provincia, prende come riferimento una famiglia tipo composta da 3 persone e una casa di proprietà di 100 metri quadri.
Quello di Latina il capoluogo più caro nel Lazio
Una famiglia residente nel Lazio paga 359 euro per la tassa per i rifiuti (con un aumento dell'8,1% nel 2023), rispetto ai 320 euro della media nazionale, con alcune variazioni fra i singoli capoluoghi di provincia: si va dai 302 euro di Frosinone ai 460 euro di Latina dove la spesa media a famiglia in un anno è cresciuta del 31,2% rispetto ai 351 euro medi del 2022 (come si vede dalla tabella in basso).
I dati a livello nazionale
Come si evince dal report, a livello nazionale la spesa più elevata si registra al sud, con la Campania in testa (416 euro, e un leggero aumento dello 0,5% rispetto all’anno precedente) e ben sette capoluoghi di provincia meridionali nella top ten dei più cari, guidati da Catania dove una famiglia spende mediamente 594 euro all’anno. La regione in cui si rileva la spesa media più bassa è quella delle Marche (250 euro); fra i capoluoghi di provincia è Udine quello meno caro, con una spesa media a famiglia di 181 euro, tre volte in meno che a Catania.