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Tmb a fuoco, l’emergenza spinge i rifiuti romani verso la Ciociaria

Con l’incendio all’impianto di Malagrotta è necessario trovare altre soluzioni per smaltire i rifiuti indifferenziati. La Saf disponibile ad accogliere 200 tonnellate al giorno

Le ripercussioni del mega incendio che ha interessato mercoledì sera il Tmb di Malagrotta a Roma potrebbero arrivare anche in Ciociaria. Con l’impianto fermo ora c’è il problema della lavorazione di 1500 tonnellate di indiferrenziato al giorno (su un totale di 2500 prodotte dai cittadini della Capitale). Una mole immensa di rifiuti che da Roma andranno sicuramente ad Aprilia, nell’impianto della Rida Ambiente nel sud dei castelli romani per circa 750 tonnellate almeno in una fase iniziale, mentre 200 tonnellate potrebbero finire alla Saf di Colfelice in Ciociaria.

Da Roma e per la precisione dall’Ama sono state fatte delle richieste, cosi come ci è stato confermato dai vertici della Saf, ma ancora non sono ben chiare le tempistiche. “Ci è stata avanzata una richiesta per la lavorazione, per il tempo necessario e strettamente legato alla risoluzione dell'emergenza a Roma, di ulteriori quantitativi rispetto alle attuali 200 tonnellate al giorno, che però saranno legati alle disponibilità di impianti di chiusura del ciclo ubicati al di fuori dei confini provinciali – ha spiegato il presidente Migliorelli - Se ci saranno le condizioni Saf darà ulteriore supporto al fine di evitare rischi di emergenza nella Capitale. Chiaramente, tengo a sottolineare che lo smaltimento di questi rifiuti avverrà solo fuori la provincia di Frosinone non essendoci più una discarica sul nostro territorio. Di questi scarti lavorati, quindi, non resterà niente in provincia”.

“La Saf è un'azienda pubblica che non può tirarsi indietro in caso di rischi per la salute e l'igiene pubblica, ovviamente con l'unico obiettivo di non mettere mai a rischio la situazione del territorio ciociaro. Stiamo pur sempre parlando della capitale che è l'occhio dell'Italia nel mondo e che si trova ad affrontare una grave crisi in un quadro di per sé critico. Daremo, nel limite del possibile e per un tempo limitato, il nostro contributo nell'assoluto rispetto delle normative vigenti. Aspettiamo una convocazione per valutare il quadro di insieme”.

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