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Torrice, il Consiglio di Stato ribalta la sentenza, può partire il servizio di raccolta porta a porta

Capovolta la decisione del Tar del Lazio e data ragione al Comune e alla Gea vincitrice dell’appalto un anno fa

Può finalmente partire il servizio di raccolta differenziata porta a porta su tutto il territorio di Torrice. Il Consiglio di Stato ha infatti ribaltato la sentenza del Tar del Lazio dando ragione al Comune e alla Gea vincitrice dell’appalto un anno fa. Era stata la ditta quarta classificata a rivolgersi al tribunale amministrativo regionale con un ricorso contro il metodo per il calcolo dei punteggi ritenuto invece corretto dal Consiglio di Stato.

Un nuovo capitolo

La sentenza apre dunque un nuovo capitolo nella gestione del servizio dei rifiuti consentendo all’ente di assegnare l’appalto alla Gea e partire con il nuovo servizio porta a porta che darà benefici all’intera collettività sotto molteplici aspetti, da quello ambientale a quello economico.

La soddisfazione dell’amministrazione

Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Mauro Assalti e dall’assessore all’ambiente Valter Tallini per la felice conclusione di una vicenda che ha bloccato per un anno il nuovo progetto costringendo il Comune ad un esborso economico importante per far fronte alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti. 

La sentenza è stata accolta positivamente anche dell’ex sindaco Alessia Savo avendo l’organo giudiziario riconosciuto la correttezza del capitolato e della gara bandita dalla precedente amministrazione comunale. Il delegato al contenzioso Augusto Ianni sottolinea: “Ringrazio per l’ottima gestione l’avvocato Greta Morelli che ci ha rappresentati in maniera egregia. Resta il rammarico però per la decisione del Consiglio di Stato di far compensare le spese al Comune di Torrice. Esborso di denaro pubblico che va a sottrarre risorse da investire in servizi. Questo sia da monito a tutti coloro che ci chiedono di ricorrere ai contenziosi”.

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